Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] sia. D'altra parte, per Husserl come per Kant, ciò che è trascendentale opera come un a priori e anzi come l'a priori universale; di conseguenza esso presiede senza eccezioni, essendo una delle condizioni necessarie della loro possibilità, a ogni ...
Leggi Tutto
Psicologo e filosofo tedesco (Wallhalben, Palatinato, 1851 - Monaco di B. 1914). Studiò matematica, scienze naturali, filosofia e teologia a Erlangen, Tubinga, Utrecht e Bonn. Fu prof. a Breslavia (1890) [...] In contrapposizione all'approccio genetico dello psicologismo tese a una descrizione degli aspetti non individuali ma normativi (o a priori) degli atti psichici. Connessa alla teoria psicologica di L. è la sua teoria estetica, fondata sul concetto di ...
Leggi Tutto
numerativo
numerativo [agg. Der. di numerare (→ numeratore)] [FAF] In un linguaggio, le parole (dette anche, assolut., numerali s.m.) indicanti entità numeriche: v. Gödel, teorema di: III 55 c; comprendono [...] dei derivati dei lat. bis "due volte", centies "cento volte"). ◆ [ALG] Geometria n.: ramo della geometria algebrica che si propone di determinare a priori, nel caso che esso sia finito, il numero delle soluzioni di un sistema di equazioni algebriche. ...
Leggi Tutto
CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] le forme del sapere e così all'equiparazione fra giudizio definitorio e giudizio individuale nella sintesi a priori corrisponde l'identificazione fra filosofia e storia, mentre gli pseudoconcetti, quali vengono sviluppati dall'attività pratica, sono ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] es., alle verità eterne) che gli uomini possono conoscere a priori e in modo certo. La concezione della materia di Descartes, solo di proprietà geometriche che possono essere conosciute a priori, deriva da questa epistemologia razionalista. Sia la ...
Leggi Tutto
Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] Questo messaggio fornisce a O2 una quantità d’i. su A3 data da I′(A3) = log(p3′/p3), dove p3 = 1/6 è la probabilità a priori che esca 3 e p3′ = 1/3 è la probabilità dello stesso evento dopo il messaggio di O1. Dunque I′(A3) =log2. Se il numero uscito ...
Leggi Tutto
Filosofia
Nella logica, il c. di un concetto è la sua comprensione (➔). In gnoseologia, si distingue in ogni atto conoscitivo il c. o materia, che è il dato, e la forma, il principio organizzatore del [...] questo dualismo di forma e c. ha reagito l’estetica italiana da F. De Sanctis a B. Croce, teorizzando l’arte come sintesi a priori di forma e c., per cui la forma si dà il proprio contenuto. La critica di tale dualismo è stata in seguito diversamente ...
Leggi Tutto
BONFADINI, Iacopo
Virginia Cappelletti
Nato a Varago (Treviso) il 29 genn. 1771, da famiglia non agiata, attese allo studio delle lettere e della filosofia nel seminario di Treviso. Terminato il tirocinio, [...] analitico…, p. 8). La critica del B. s'indirizzava quindi alla definizione kantiana delle cognizioni a priori. Prendendo "la cognizione a priori in significato assoluto, in guisa tale che mai non si possa confondere con quelle altre cognizioni a ...
Leggi Tutto
Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] valutabili non sul piano della verità, ma solo su quello della semplicità e della comodità. Viceversa, il carattere sintetico a priori della geometria veniva difeso, pur con difficoltà, dal neokantiano E. Cassirer e da G. Frege, che tuttavia non lo ...
Leggi Tutto
Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] deviazione a causa di informazioni limitate, credenze o valutazioni errate da parte dell'agente.
Sebbene la r. come principio a priori fosse stata criticata molto acutamente da un punto di vista empiristico da C.G. Hempel fin dagli anni Sessanta e ...
Leggi Tutto
priora
prïóra s. f. [femm. di priore]. – Titolo che spetta alla superiora di un monastero di diritto pontificio (ossia appartenente a un vero ordine), dato anche alle superiore di conventi dipendenti da autorità diocesane.
priorato
s. m. [der. di priore; cfr. lat. tardo prioratus -us «priorità»]. – 1. a. Titolo, dignità, ufficio di priore, sia come carica ecclesiastica (con questa accezione, talora riferito anche a una priora), sia come carica politica. b. Periodo...