ASPRONI, Giorgio
Mario Barsali
Nato a Bitti (Nuoro) il 5 giugno 1809, da Giorgio e da Rosalia De Murtas, di povera famiglia, rimase presto orfano del padre, e da uno zio prete fu mantenuto agli studi, [...] del teologo piemontese P. Scavini, amico del Rosmini, e con questo ed altri in polemica per la propria interpretazione del probabilismo. L'A., ricollegandosi anche all'aspra critica della opera che aveva fatto il Gioberti, come egli stesso riferì poi ...
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BISSO, Bernardo
Dino Pastine
Nato a Genova verso il 1648, entrò nell'Ordine dei benedettini della congregazione cassinese, nel monastero di S. Caterina in Portoria il 30 nov. 1668. Trascorse l'intera [...] citati. Tra le dottrine avverse, vengono combattute soprattutto quelle di Prospero Fagnani e di Bartolomeo Ricci.
La dottrina della probabilità non è nuova, asserisce il B.: anche se gli antichi dottori non ne hanno fatto parola, la dottrina stessa ...
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SALMATICENSI
Giuseppe De Luca
. Il collegio filosofico dei carmelitani era ad Alcalá de Henares, quello teologico a Salamanca: in ambedue i collegi si tenevano corsi di filosofia e teologia, dapprima [...] intero, anzi dell'ordine) è strettamente tomista, e contrario al molinismo (v. molina, luis de) e al probabilismo. Costituiscono una delle maggiori collezioni teologiche della seconda scolastica.
C. De Villiers e G. Wessels, Bibliotheca Carmelitana ...
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GIUSEPPE Cafasso, santo
Giuseppe Tuninetti
Nacque a Castelnuovo d'Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco) il 15 genn. 1811, al tempo della dominazione francese, da Giovanni e da Orsola Beltramo, coltivatori. [...] scuola di lassismo; ma sbagliarono anche i biografi di G. e gli studiosi del convitto presentandolo come seguace di un probabilismo spinto e maestro di G.B. Bertagna - che sarà direttore del convitto a fine Ottocento -, il quale con una casistica ...
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CARPANI, Giuseppe Enrico
Francesco Raco
Nato a Roma il 2 marzo (secondo il Mazzuchelli) o il 2 maggio (come scrive il Sommervogel) 1683, entrò nella Compagnia di Gesù il 5 luglio 1704. Dopo il consueto [...] (Theologia moralis universa ad usum parochorum et confessariorum, s.l. 1726) e del domenicano D. Concina (Storia del probabilismo, Lucca 1743).
In modo particolare l'opera era stata occasionata da una nuova edizione della Theologia moralis dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] polemica con Descartes, espose un metodo di studio e di insegnamento che recuperava il valore del verosimile e del probabile rispetto al vero, dell’ingegno rispetto alla logica, di un sapere civile rivolto al mondo umano e incentrato sull’eloquenza ...
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MANSI, Giovanni Domenico
Fabrizio Vannini
Nacque a Lucca il 16 febbr. 1692, da Giuseppe e da Maria Rosa Torre, in un ramo collaterale della famiglia patrizia dei Mansi, quello di San Donnino, primo [...] e lo indicava come il curatore anonimo del Saggio de' supplementi teologici, morali e critici, di cui abbisogna la storia del probabilismo e del rigorismo (Lucca 1744) del gesuita N. Ghezzi, amico del M. e avversario di Concina. Tuttavia l'opera del ...
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BONELLI, Benedetto (al secolo Francescantonio)
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 26 dic. 1704 a Cavalese, in Val di Fiemme, da Giandomenico e da Antonia Miorini, in una nobile famiglia. Avviato agli studi [...] dal padre generale Pietro da Molina, subito dopo il capitolo di Mantova del 1762, la stesura del decreto contro il probabilismo, che era normativo per tutto l'Ordine francescano e minacciava ai lassisti severissime sanzioni. A questa decisione il B ...
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CASNEDI, Carlo Antonio
Francesco Raco
Nato a Milano il 5 maggio 1643 da Francesco Maria, senatore regio, e da Caterina Rumma. entrò come novizio nella Compagnia di Gesù il 30 luglio 1663 nella provincia [...] cinque volumi a Lisbona tra il 1711 e il 1719. In un periodo in cui ancora la disputa accesa intorno al probabilismo suscita scarsa eco in Italia, il C. si. propone come il campione delle idee teologico-morali della maggioranza dei suoi confratelli ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] scettico: il concetto è per lui uno strumento puramente umano, che può fare affermazioni solo in base alla legge della probabilità; così la scienza non è che una costruzione della mente umana; non vi sono forme logiche predeterminate secondo cui sia ...
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probabilismo
s. m. [der. del lat. probabĭlis «probabile» (o meglio, coniato su probabilista, che ha datazione anteriore)]. – 1. In gnoseologia, teoria che afferma l’impossibilità di avere una conoscenza oggettivamente sicura della realtà,...
probabile
probàbile agg. [dal lat. probabĭlis, der. di probare «approvare»]. – 1. Propriam., che si può approvare. In partic.: a. Di fatto o avvenimento che, in base a serî motivi (i quali però non costituiscono vere prove e non danno quindi...