Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] che dopo il VI secolo i cambiamenti più appariscenti nella morfologia verbale: la sostituzione del ➔ futuro latino sintetico con una perifrasi Nel corso del VII e dell’VIII secolo il processo di frantumazione di un equilibrio linguistico che si ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] ma nella prima parte «tratta dell’origine, e del processo dell’Italiana favella» (come avverte il frontespizio). Fontanini due si esprimono in sostanza attraverso un sistema semiotico non verbale (azioni, gesti, simboli). Vico si interessa anche dei ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] riscalda la stanza).
Benché esistano diversi tipi di predicati non verbali (in particolare nomi e aggettivi; cfr. § 2), si ispirata a Simone 2003, dove essa è applicata ai nomi di processo):
(a) verbi di stato (Pietro possiede due case): indicano ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] il soggetto è un argomento interno al sintagma verbale (mentre nelle frasi predicative è argomento esterno); Firenze a Lorenzo Acciaiuoli, in De Blasi 1982: 107)
Il processo di sostituzione sembra partire dal maschile singolare ed estendersi poi al ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] universale della semiosi, o azione del segno, il processo secondo cui qualsiasi cosa, in quanto segno, viene interpretata di mentire e di dire cose mai dette prima, il codice verbale funziona: cioè, il cervello che lo possiede funziona in virtù degli ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] 91-203).
Nei due secoli successivi, mentre il processo di diffusione del modello tosco-fiorentino continuava, si levarono in particolare nel settore dei clitici e nell’uso dei tempi verbali. La riduzione della polimorfia (e anche dell’allomorfia, per ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] di lingua sta nella constatazione che il linguaggio verbale, oltre a essere una delle capacità innate del Duemila, Galatina, Congedo.
Sornicola, Rosanna (2006), Dialetto e processi di italianizzazione in un habitat del Sud d’Italia, in Sobrero & ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] ma non c’è una necessaria corrispondenza tra i due versanti del processo.
Qualsiasi testo parlato integra in modo sistematico elementi verbali e non verbali. Ciò avviene facendo appello agli elementi della situazione comunicativa e utilizzando altre ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] recenti hanno sottolineato l'importanza degli elementi paralinguistici nel processo comunicativo, a conferma del recupero della corporeità anche nell'emissione più propriamente verbale. Attualmente, il 'buon comunicatore' è chiamato a esercitarsi ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] comunicazione impiegati da milioni di specie viventi prive di linguaggio, nonché i processi comunicativi che si svolgono all'interno dell'organismo.
I messaggi non verbali, tuttavia, possono essere classificati in base a vari criteri semiologici. Una ...
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verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...
processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...