sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] fra l’altro, quali effetti sociali siano ascrivibili alla programmazione evasiva, con risposte che hanno oscillato fra quella di P della s. della conoscenza con quello della s. strutturale-funzionale. Nella direzione di una s. della conoscenza che ...
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Matematico ed economista russo (Pietroburgo 1912 - Mosca 1986). Vincitore nel 1975 (con l'economista statunitense di origine olandese T. Ch. Koopmans) del premio Nobel per le scienze economiche per i suoi [...] dell'Accademia delle scienze dell'URSS. Si è occupato principalmente di analisi funzionale, applicata ai problemi dell'analisi e programmazione economica.
Opere
Tra le opere: Matematičeskie metody organizacii i planirovanija proizvodsva ("Metodi ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] questi corpi hanno competenze secondo una linea tecnico-funzionale, il che significa che anche gli stati del sistema integrato di interventi e s. sociali. La programmazione e l’organizzazione di tale sistema integrato competono agli enti locali ...
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Il modo in cui un sistema (anche vivente) è strutturato al fine del corretto espletamento delle sue funzioni o associazione di persone e istituzioni volte a un fine comune.
Diritto
Organizzazioni internazionali
Enti [...] erano relativamente facili da strutturare nei linguaggi di programmazione esistenti all’epoca, limitati e di difficile che l’interazione sociale richiede.
Le teorie funzionaliste videro successivamente nell’organizzazione il principio fondamentale di ...
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Economia
Genericamente, qualsiasi tipo di organizzazione che sostituisca la proprietà e la gestione pubblica alla proprietà e alla gestione privata dei mezzi di produzione; più specificamente, con tale [...] diretti a inquadrare e dirigere l’iniziativa privata (➔ programmazione) e le partecipazioni azionarie (determinanti o di controllo) dei ruoli con le concezioni psicanalitiche, la teoria struttural-funzionalista di T. Parsons afferma che la s. conduce ...
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Diritto
Dislocazione di poteri e/o funzioni tra i diversi soggetti e organi dell’organizzazione amministrativa, al fine di raccordare le esigenze della collettività agli enti a essa più vicini. Si contrappone [...] all’esercizio dei compiti conferiti, quali quelli di programmazione, di vigilanza, di accesso al credito, di una fabbrica di agenti autonomi che si aggregano funzionalmente intorno a obiettivi produttivi mediante un processo di negoziazione ...
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Il dibattito circa le ragioni che avrebbero determinato e, con il trascorrere del tempo, aggravato la situazione di sottosviluppo economico e sociale del Mezzogiorno d’Italia, fin dal costituirsi dello [...] speciale per il Mezzogiorno in una politica nazionale di programmazione e di sviluppo dell’intero sistema nazionale. Il lato, però, la distanza strutturale, reddituale, sociale, funzionale rispetto alla sezione più avanzata del paese tendeva a ...
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SVILUPPO ECONOMICO (App. III, 11, p. 880)
Duccio Cavalieri
ECONOMICO L'interesse manifestatosi negli anni Cinquanta attorno a questo tema è tuttora vivissimo, sia per quanto riguarda le modalità e le [...] difficoltà e squilibri, accentuati dall'assenza di una politica di programmazione. Lo s. maggiore si è avuto nei settori che risparmi, il che fa venir meno la corrispondenza tra categorie funzionali di reddito (salari e profitti) e classi sociali ( ...
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Logistica
Carlo Finizio
Andrea Grazioso
Con il termine logistica si intende il complesso delle attività organizzative, gestionali e strategiche che, in un ente, struttura, azienda, governa i flussi [...] è passati da un modello logistico strutturato su base gerarchico-funzionale in quattro livelli (Battaglione, Brigata, Corpo d'armata, periodo, anche se diventano sempre più frequenti le programmazioni a medio-breve termine; inoltre, un aspetto non ...
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METROPOLITANE, AREE
Enzo Scandurra
Renato Gavasci
Massimo Grisolia
Francesco Filippi
Aurelio Marchionna
Renato Gavasci
Sempre più elevata è la percentuale di popolazione mondiale che è insediata [...] dunque al tempo stesso un'area omogenea e un'area funzionale.
Agli inizi degli anni Settanta, sulla base di questa d'identificare i punti cruciali della rete esistente, e di programmare gli interventi. L'idea è di prevedere i problemi prima ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
segmento
segménto s. m. [dal lat. segmentum «taglio, striscia», der. di secare «tagliare»]. – 1. In geometria, parte di retta compresa fra due punti, detti estremi del s.; lunghezza di un s., la distanza fra i due estremi; s. consecutivi,...