KIRK, Hans Rudolf
Mario GABRIELI
Romanziere danese, nato a Hadsund, nel fjord di Amager, il 1° gennaio 1898. Studiò giurisprudenza e ottenne un impiego comunale, ma l'abbandonò per darsi al giornalismo. [...] ai problemi di un nuovo insediamento; Daglejerne ("I braccianti", 1936) riflette l'abbandono delle campagne da parte del proletariato rurale e l'inizio del movimento operaio e sindacalista danese. Anche nei romanzi più recenti (Slaven, "Lo schiavo ...
Leggi Tutto
Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] a dipingere o descrivere ambienti aristocratici, scegliendo invece come tema privilegiato la vita delle classi subalterne, borghesia, proletariato oppure contadini. Sul piano dello stile, il r. implica l'abbandono di espedienti retorici e una ...
Leggi Tutto
TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] : "Per me è giunto il momento di concentrare tutti gli sforzi rivoluzionari nell'area rurale. Il ruolo di una direzione proletaria, marxista-leninista, almeno in America latina, è quello di stare nella campagna e non nelle città" (lettera al Comitato ...
Leggi Tutto
QUENTAL, Anthero Tarquinio de
José Pereira Tavares
Poeta portoghese, nato a Ponta Delgada (Isola di S. Michele nelle Azzorre) nel 1842, morto ivi nel 1891. Seguì i corsi di legge all'università di Coimbra [...] tempo fece il tipografo. Nel 1868 fece ritorno nelle Azzorre, rinunziando alla vita di lotta e di miseria del proletariato. Nel 1869 viaggiava attraverso gli Stati Uniti; nel 1870, ritornò a lottare per i suoi ideali socialisti partecipando alla ...
Leggi Tutto
CAMPUS, Antonio
Francesco Manconi
Nacque a Sassari il 12genn. 1901 da Piero, avvocato, e da Maria Santinelli. Proveniente da una agiata famiglia di proprietari terrieri della provincia, compì i suoi [...] segretario provinciale. In questa veste riuscì ad attrarre nell'orbita, del sindacalismo cattolico una vasta parte del proletariato industriale sassarese e a gestire un grande sciopero dei lavoratori addetti all'industria della concia delle pelli.
In ...
Leggi Tutto
Scrittore politico francese (Cherbourg 1847 - Boulogne-sur-Seine 1922). Allievo all'École Polytechnique, divenne ingegnere civile di ponti e strade, attività alla quale si dedicò dal 1870 al 1892. Ritiratosi [...] operata da Marx nel Manifesto, valide in quanto "miti", per la funzione pragmatica cui assolvono, unendo il proletariato e spingendolo alla lotta. Influenzato da Bergson e dal pragmatismo, S. coronò il suo tentativo di interpretazione originale ...
Leggi Tutto
Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] totalità per togliere la falsa coscienza: finché il capitalismo non tramonterà, ogni forma di coscienza, compresa quella del proletariato, resterà ideologica.
All'interno della Scuola di Francoforte M. Horkheimer, Th.W. Adorno e H. Marcuse fanno dell ...
Leggi Tutto
FRANCESE, RIVOLUZIONE
Alberto Maria Ghisalberti
. La molteplicità delle cause, la complessità degli elementi, la varietà dei momenti e delle conseguenze hanno reso sempre difficile il giudizio e la [...] ed esautorata. Il popolo si sente più forte: sua è la sovranità vera. E già accanto a Danton il proletariato parigino idolatra il puritano e dottrinario Robespierre.
Di fronte alla Comune che attua misure rivoluzionarie e riempie le prigioni, scarsa ...
Leggi Tutto
Tecnocrazia
Domenico Fisichella
SOMMARIO: 1. Il rischio dell'ambiguità concettuale. 2. L'economia come discrimine. 3. I precursori. 4. Tre rivoluzioni industriali. 5. Caratteri strutturali e funzionali. [...] riguarda lo status socio-economico e la condizione di classe del tecnocrate. L'idea comtiana e marxiana che il proletariato come classe produttiva tenda a divenire la classe unica, ‛classe-non-classe', rimane ampiamente confutata dall'esperienza. In ...
Leggi Tutto
Regista cinematografico francese (Parigi 1909 - Clamart, Hauts-de-Seine 1996). Alla collaborazione con J. Prévert si deve in gran parte quella tendenza che si definì del "realismo poetico", dove l'attenzione [...] per talune componenti formali e tematiche: la costruzione drammatica trova la sua cifra nell'unione tra quadro sociale (il proletariato ai margini) e spinte allegoriche (il Male e il Destino, le storie complementari, lo scacco come esito), cui si ...
Leggi Tutto
proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il termine designa genericam. la massa delle...
proletario
proletàrio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. proletarius; la connessione con proles «prole», e l’interpretazione già antica di proletarii come coloro «il cui unico patrimonio era costituto dalla prole», non sembrano molto convincenti]....