Anarchico russo (Torjok, Tver´, 1814 - Berna 1876). Elaborò la sua teoria della rivoluzione basata sull'individuazione dello Stato come principale strumento dell'oppressione di classe e, quindi, come principale [...] 'Internazionale (fino alla scissione tra la fazione marxista e quella bakuniana, ostile alla prospettiva della dittatura del proletariato, ritenuta foriera della formazione di una nuova classe di oppressori, nonché alla tesi marxiana della necessità ...
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DE AMBRIS, Alceste
Ferdinando Cordova
Nacque a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa Carrara, il 15 sett. 1874, da Francesco e da Valeria Ricci.
Di famiglia agiata, compì un regolare [...] masse operaie" e che conciliasse, con la sua forza e la sua autorità, l'idea di patria con le esigenze del proletariato. Punti di contatto si erano venuti, così, a stabilire con i nazionalisti, che cominciavano, a loro volta, a guardare con simpatia ...
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KÁROLYI di Nagykároly, Gyula
Uomo politico ungherese, nato a Budapest il 7 maggio 1871, si occupò per molti anni di agricoltura nel comitato di Arad dove fu anche prefetto (1906-10). Il 5 maggio 1919 [...] creò ad Arad un governo controrivoluzionario avverso alla dittatura del proletariato istituita a Budapest da Bela Kun, e ne rimase a capo anche quando il centro dell'azione controrivoluzionaria dovette trasferirsi a Seghedino. Uscito dal governo dopo ...
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Rivoluzionario ucraino (Guljaj Pole, Ekaterinoslav, 1884 - Parigi 1934); capo di bande di contadini, condannato all'ergastolo nel 1908, riacquistò la libertà dopo la rivoluzione del febbr. 1917. Comandante [...] rivoluzionario d'Ucraina di ideologia anarco-comunista (Machnovščina), che lottò strenuamente per la difesa dei diritti del proletariato, durante la guerra civile combatté sia contro i bolscevichi sia contro le armate controrivoluzionarie. Nel marzo ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] centrosinistra. Dopo la scissione della sinistra del PSI, che nel 1964 diede vita al Partito socialista italiano di unità proletaria (PSIUP), il processo di avvicinamento tra PSI e PSDI culminò nel 1966 nella nascita del Partito socialista unificato ...
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quarto stato
Espressione introdotta durante la Rivoluzione francese da alcuni esponenti delle correnti più radicali per designare gli strati popolari subalterni, in contrapposizione alla borghesia (il [...] terzo stato); con lo sviluppo del movimento operaio, la locuzione è stata adoperata, soprattutto nel sec. 19° e nei primi decenni del Novecento, per indicare il proletariato. ...
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LIU SHAO-CHI
. Uomo politico cinese, nato nella provincia dello Hunan nel 1898, da famiglia contadina di media condizione. Avendo aderito nel 1920 all'Unione della gioventù socialista, nel 1921, costituitosi [...] Hunan, sotto la guida diretta di Mao Tse-tung. Passato poi a Shanghai, per occuparsi dell'organizzazione del proletariato operaio, nel 1925 fu nominato vicepresidente della federazione sindacale cinese. Durante la rivoluzione del 1925-27 diresse la ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] dall'esterno, e non qualcosa che ne sorga spontaneamente". Mutato il soggetto storico, non più il principe ma il proletariato (il cui partito costituirà il ‟nuovo principe" di Gramsci), non era mutato il compito pedagogico dell'uomo di scienza ...
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AMBROSINI, Vittorio
Daniele Pompejano
Nacque a Favara (Agrigento) il 15 febbr. 1893, da Giovanni Battista e da Carmela Lentini. Giornalista fin da giovanissimo (nel 1913 era corrispondente da Berlino [...] preparazione dell'insurrezione armata. Nel 1920fondò a San Marino il periodico l'Ardito rosso e fu attivo nella Lega proletaria dei reduci di guerra. Di fronte alla passività del massimalismo e al rifiuto della direzione socialista di assecondare i ...
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sanculotto
(fr. «sans culotte») Il termine fu inizialmente coniato (1791-92) in accezione spregiativa dagli aristocratici francesi per indicare coloro i quali, tra i partecipanti al processo rivoluzionario [...] . Il termine dunque designa una forza attiva della Rivoluzione francese appartenente alla piccola borghesia e al proletariato, soprattutto di Parigi, che sostenne le posizioni più radicalmente democratiche, incarnate da Robespierre, Marat, Hébert ...
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proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il termine designa genericam. la massa delle...
proletario
proletàrio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. proletarius; la connessione con proles «prole», e l’interpretazione già antica di proletarii come coloro «il cui unico patrimonio era costituto dalla prole», non sembrano molto convincenti]....