CHIARA, Piero
Mauro Novelli
Nacque il 23 marzo 1913 a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Figlio unico di Eugenio, doganiere, nato nel 1867 a Resuttano, nel cuore della Sicilia, e di Virginia [...] Mirabile, Ricordi figurativi ne «La stanza del Vescovo» di P. C., in MLN, CXXIV (2009), 1, pp. 254-268; G. Tesio, «I PromessiSposi» tra parodia e rimaneggiamento. I casi di Guido da Verona e di P. C., in L’antimanzonismo, a cura di G. Oliva, Milano ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] (2007), Traits verbaux dans noms et les formes nominalisées du verbe, «Faits de Langue» 4, pp. 43-58.
Vanvolsem, Serge (1982), L’uso dell’infinito sostantivato nelle due edizioni dei “PromessiSposi”, «Studi di grammatica italiana» 10, pp. 29-50. ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] solo da consigliare, ma da metter l’opera sua, quando si trattasse di sollevar poverelli (Alessandro Manzoni, Promessisposi III)
In questa sede ci soffermeremo tuttavia su un costrutto dal comportamento abbastanza singolare. Se volgessimo alla forma ...
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CONFALONIERI, Federico
Luigi Ambrosoli
Nacque a Milano il 6 ott. 1785 da Vitaliano, di famiglia comitale assai facoltosa per le estese proprietà terriere, e da Antonia dei marchesi Casnedi. L'11 ottobre [...] gennaio 1949, pp. 64-73; L. Gasparini, La malattia di F. C. allo Spielberg e una lettera clandestina del Pellico sui "PromessiSposi" fatta pervenire al C. in carcere, in Studi sul Risorgimento in Lombardia, IV, Modena 1953, pp. 55-60; U. R. Montini ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] (1961), Il Principe, a cura di L. Firpo, introduzione di F. Chabod, Torino, Einaudi.
Manzoni, Alessandro (1987), I promessisposi, a cura di T. Di Salvo, Bologna, Zanichelli.
Maraini, Dacia (1993), Bagheria, Milano, Rizzoli.
Moravia, Alberto (1981 ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] con cui l’animo combatteva da qualche tempo, parve che a un tratto lo soverchiasse (Alessandro Manzoni, Promessisposi XVII, 16)
Considerazioni analoghe possono esser fatte per sequenze di soggetti coordinati ma inseriti parententicamente: a seconda ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] partire dal secondo Ottocento, in forza di una nuova tendenza, inaugurata da ➔ Alessandro Manzoni nell’edizione definitiva dei Promessisposi (1840-1842), volta a ridurre lo scarto fra lingua scritta (caratterizzata anche, per la spinta imitativa di ...
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DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] già manifestata dal D. anni prima con le conferenze Personaggi di autorità nei Promessisposi (1913, poi in Scritti e discorsi letterari) e La dottrina nei Promessisposi (1913, ibid.). Gli scritti su Dante e Manzoni furono raccolti in un volume ...
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MORELLI, Domenico. – Figlio di Francesco Soldiero e di Maria Giuseppa Mappa, Domenico Soldiero nacque a Napoli il 7 luglio 1823. Dal 1848 scelse di aggiungere il cognome Morelli al proprio, per poi assumerlo [...] della scuola liberale di De Sanctis, delle fonti letterarie del passato (Dante, Tasso, Shakespeare), ma anche de I promessisposi di Manzoni, degli scritti di Scott, Moore e Byron, nonché della poetica di Leopardi. Proprio dalle letture byroniane ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] sono sostituite dall’imperfetto indicativo:
(26) se Lucia non faceva quel segno, la risposta sarebbe probabilmente stata diversa (Alessandro Manzoni, Promessisposi, cap. III)
(27) che s’io fossi giù stato, io ti mostrava
di mio amor più altre che le ...
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sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa...
promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo nel patto di alleanza, secondo il libro...