Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] differenza dell’italiano, in francese il complementatore, spesso omesso, può essere preceduto dalla preposizione de e dalla forma pronominale ce, mentre in spagnolo e portoghese è preceduto dalle preposizioni de /a: ital. mi meraviglio che continuino ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] obliqui, come in è un fabbricato che il proprietario è il Comune di Roma (da un radiogiornale) o alla ripresa pronominale dopo il pronome relativo obliquo, come in è un segnale politico del quale bisogna tenerne conto (discorso politico; esempi in ...
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I pronomi relativi sono ➔ pronomi specializzati per introdurre le frasi relative (➔ relative, frasi) esplicite (1-3) e implicite (4). Svolgono contemporaneamente tre funzioni:
(a) segnalano il confine [...] coll’antecedente mediante l’accordo del solo articolo (5) e in ➔ numero mediante l’accordo dell’articolo e della parte pronominale (6):
(5) Maria la quale …; Mario il quale …
(6) i ragazzi ai quali …; le ragazze alle quali …
Altri pronomi relativi ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] nota al locutore (ad es., come si chiama, già? «mi ricordi come si chiama?»);
(b) verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) e verbi sintagmatici (➔ sintagmatici, verbi): ad es., fra i primi, aggiustarsi «cavarsela», andarci «occorrere», costumarsi ...
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La ridondanza pronominale (del tipo a me mi pare) è caratteristica della produzione linguistica orale informale (➔ colloquiale, lingua) e risponde a un’esigenza pragmatica di intensificazione dell’informazione, [...] che ricorre spesso anche nello scritto, il più evidente e, perlomeno negli scritti scolastici, biasimato esempio di ridondanza pronominale è il tipo a me mi, che ricorre in particolare coi verbi psicologici (piacere, sembrare, persuadere, convincere ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, [...] ); si distinguono inoltre, dal punto di vista sintattico, verbi transitivi e intransitivi, predicativi, a reggenza, intransitivi pronominali.
Nell’analisi logica, predicato verbale, il predicato costituito da un v. predicativo, da un v. cioè ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] antica ➔ paraipotassi: «se voi non gli avete, e voi andate per essi» (Dec. VIII, 2, 30). La forma pronominale del verbo (➔ pronominali, verbi) è spesso preferita in vari tipi di subordinate, specie interrogative indirette («quello che il mio corpo si ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] cosa, che so io, il tal dei tali, noi altri (anche univerbato), quello là sono classificati come locuzioni pronominali (per una rassegna dei tipi cfr. Voghera 2004: 65).
Altre categorie individuate dai linguisti non fanno riferimento al comportamento ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] strato sociale basso, ovvero:
(a) forme analogiche nel sistema verbale: fando «facendo», rimanerebbe «rimarrebbe»;
(b) riduzione dei verbi pronominali esserci e averci alla terza persona: non c’è italiani «non ci sono italiani», ci sarà certi posti ...
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Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] alcuni verbi (anche polirematici; ➔ polirematiche, parole) contenenti un elemento femminile: tali sono i numerosi verbi pronominali o ‘procomplementari’ (➔ pronominali, verbi) con il clitico -la o con -sela o -cela: avercela, bersela, darla, farcela ...
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pronominale
agg. [dal lat. tardo pronominalis, der. di pronomen -mĭnis «pronome»]. – Di pronome, del pronome: la declinazione p.; valore p. di un aggettivo; particelle p., le forme atone della declinazione del pronome personale e riflessivo....
riflessivo
(ant. reflessivo) agg. [der. del lat. reflexus, part. pass. di reflectĕre «riflettere»]. – 1. a. Che concerne la riflessione (della mente): facoltà r.; abito riflessivo. b. Che impone una riflessione o è caratterizzato da riflessione:...