algebra di Boole
Silvio Bozzi
Introdotte nel 1848 da George Boole come controparte algebrica della logica dei termini e di quella ipotetica, le algebre di Boole trovano una prima formulazione assiomatica [...] di Alfred N. Whitehead ed Edward V. Huntington nei primi anni del Novecento e, nella doppia veste di algebra delle proposizioni e di algebra delle classi, costituiranno – tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento – l’oggetto dell’algebra ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] ma non identificabile né con gli enti categoriali esistenti fuori della nostra mente, né con alcuno degli enti mentali (termini e proposizioni) che il nostro intelletto è in grado di produrre. Tutta la sua realtà si esaurirà nell'essere l'oggetto di ...
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predicato
predicato [Der. del lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare "rendere noto"] [ALG] [FAF] (a) Ciò che si afferma o si nega intorno a un soggetto; (b) nella logica matematica, [...] e C sono allineati". ◆ [ALG] [FAF] Calcolo dei p.: la forma che assume il calcolo delle proposizioni (→ proposizione) quando, oltre alle proposizioni semplici e ai connettivi, si considerano anche p. e quantificatori. ◆ [ALG] [FAF] Logica dei p.: la ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] Così, la credenza (falsa) di Otello che Desdemona ama Cassio non consiste in una relazione semplice tra Otello e una proposizione intesa come un'unità singola ('l'amore di Desdemona per Cassio'), bensì in una relazione tra Otello, Desdemona, l'amare ...
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connettivo
connettivo [agg. e s.m. Der. di connettere (→ connesso) "elemento di congiunzione, di collegamento"] [FAF] C. logico: nella logica matematica, tipo di funzione di verità, cioè termine che [...] (negazione, congiunzione, disgiunzione, implicazione, ecc.) che alla verità o falsità di una o più proposizioni associa la verità o falsità di un'altra proposizione, costruita a partire dalle precedenti tramite il c. stesso: v. logica: III 483 c. ...
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Diritto
Documento diplomatico destinato ad attestare il raggiungimento di un accordo internazionale e idoneo a produrre gli stessi effetti giuridici di qualsiasi documento di accordi (trattati, convenzioni [...] complementare rispetto a un accordo principale.
Filosofia
Nella terminologia del positivismo logico, p. o anche proposizioni protocollari, enunciazioni semplicissime, elementari, non scomponibili o riducibili, che si riferiscono alle percezioni più ...
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Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] a Strasburgo e a Colonia. Nel 1326 l'arcivescovado di Colonia aprì un processo contro E. dalle cui opere furono estratte 49 proposizioni; E. si difese (1326) e ricorse al papa (1327); ma ad Avignone Giovanni XXII condannò con la bolla In agro Domini ...
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. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] , presenta la discussione apertasi in tema di significato con la nota tesi wittgensteiniana, secondo cui "il senso di una proposizione consiste nelle sue condizioni di verità". All'interno di essa ha preso corpo l'esigenza analitica di un esplicito ...
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antecedente
antecedènte [agg. e s.m. Der. del part. pres. antecedens -entis del lat. antecedere "andare avanti", comp. di ante- "davanti" e cedere "andare"] [ALG] In una proporzione, a:b=c:d, i termini [...] (a e c) che, nei due membri, vengono per primi (b e d sono i conseguenti). ◆ [FAF] Nella logica, la prima parte di un sillogismo ridotto a due proposizioni. ...
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Sacerdote e filosofo (m. 1181), nato a Balsham presso Cambridge e detto du Petit-Pont (Parvipontanus), perché insegnava il trivium a Parigi in una scuola situata presso il ponte sulla Senna così chiamato; [...] a commentare il Liber sententiarum di Pietro Lombardo, e nel Concilio Lateranense del 1179 si oppose alla condanna di alcune sue proposizioni. Dei suoi scritti ci rimane l'Ars disserendi (del 1132; in due redazioni: la più ampia forse rimaneggiata da ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...