modalità
Claudio Pizzi
Le quattro modalità fondamentali – necessario, possibile, impossibile, contingente – e le loro interrelazioni hanno ricevuto una prima trattazione sistematica nell’Organon di [...] recuperato nel Novecento la logica modale principalmente come logica delle modalità de dicto, cioè come attributi delle proposizioni intese come unità di senso. Accanto alle modalità fondamentali (dette aletiche) già nel Medioevo si distinguevano le ...
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logicismo
logicismo [Der. di logica] [STF] [FAF] (a) In senso lato, ogni dottrina che pone la logica a fondamento della filosofia. (b) In senso specifico, indirizzo di pensiero che, soprattutto per opera [...] logici fondamentali e che tutti i teoremi matematici sono dimostrabili a partire da un numero ristretto di proposizioni logiche fondamentali; tale programma di riduzione della matematica alla logica venne abbandonato per l'insorgere di paradossi ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] linguaggio etico non è riducibile in schemi logici, in quanto non si rintracciano in esso né proposizioni puramente logiche né proposizioni fattuali: esso è dunque linguaggio che convoglia emozioni puramente soggettive. Di fronte all’impossibilità di ...
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Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] dell’esperienza?; qual è lo status conoscitivo di una t.? P. Duhem ed E. Mach intendevano per t. un sistema di proposizioni matematiche, dedotte da un ristretto numero di principi, il cui scopo è di rappresentare e unificare nel modo più semplice ed ...
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Scienza greco-romana. Epistemologia e teorie della Natura nell'eta ellenistica
David Sedley
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica
La filosofia ellenistica
Nel IV sec. a.C. Aristotele [...] stoici erano il tempo, il luogo, il vuoto e il lektón; quest’ultimo termine equivale approssimativamente al significato di una proposizione o di alcune sue parti, ed è importante notare che, secondo gli stoici, la logica era un insieme di rapporti ...
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Filosofo e matematico tedesco (Wismar 1848 - Bad Kleinen, Meclemburgo, 1925); insegnò lungamente a Jena; erano gli anni in cui scienziati illustri come K. Weierstrass, J. W. R. Dedekind, G. Cantor davano [...] gli altri, B. Russell) che i concetti matematici fondamentali debbono essere esprimibili mediante concetti logici; vi sono cioè certi tipi di proposizioni e di operazioni inferenziali, quelle "puramente logiche", che sono privilegiate rispetto alle ...
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Filosofo neopositivista, nato a Wuppertal, Düsseldorf, il 18 maggio 1891. Prof. alle univ. di Vienna (dal 1926), di Praga (dal 1931), di Chicago (dal 1936), di Los Angeles (dal 1954); direttore, con H. [...] o neopositivismo (v.).
La sua riflessione tende alla critica più radicale della filosofia tradizionale, considerata un insieme di proposizioni senza senso. Per il C. solo le asserzioni della scienza, in quanto si riferiscono al dato immediato dell ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] tracce di uno scritto sulla geometria in un papiro (Papiri Herculanenses 1061), dove discute, con l'ausilio di figure, alcune proposizioni del Libro I degli Elementi di Euclide, nelle quali è utilizzato il principio della bisezione all'infinito di un ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] Germania; che l'ateismo è più diffuso in Inghilterra che non negli Stati Uniti, ecc.). In breve, questa teoria contiene numerose proposizioni di cui si può valutare la congruenza con la realtà e che da questo punto di vista (popperiano) sono quindi ...
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Carlo Cellucci
Teologo cattolico, logico e matematico (Praga 1781 - ivi 1848). Figlio di un emigrato italiano nativo di Nesso, nel 1805 fu nominato prof. di filosofia della religione all'univ. di Praga. [...] della scienza, cioè come una sorta di metateoria avente per oggetto le varie scienze. Alla base di ciò c'era l'idea che le proposizioni di cui si occupa la logica non hanno nulla a che fare con gli effettivi pensieri degli esseri umani né con le loro ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...