Linguistica
Nella prosa latina medievale, l’andamento ritmico del periodo; e in particolare la singola clausola o cadenza che chiude armoniosamente il periodo o la frase, risultando dall’unione di due [...] parole, ognuna con proprio accento. L’origine del c. risale a circa il 3° sec. d.C. e dura fino al 14°; alla fine dell’11° fu codificato, in Italia, nelle artes dictandi. Tipi fondamentali sono: il c. ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] una lingua, con voci strutturate secondo criteri sistematici. Ogni voce era accompagnata da esempi di uso letterario in poesia o in prosa, mentre proverbi e modi di dire erano accolti anche se privi di esempi d’autore.
L’autorevolezza della Crusca e ...
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Figura retorica che consiste nella ripetizione dell’ultima parte di un segmento sintattico (prosa) o metrico (verso) nella prima parte del segmento successivo; risponde a una semantica di tipo aggiuntivo [...] e la seconda occorrenza è un’espansione della prima: «Noi assistiamo […] grandi malati: malati di quella strana e talora paurosa malattia» (C.E. Gadda) ...
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Latinista (Elgin 1819 - Roma 1885). Curò una famosa edizione critica di Lucrezio con traduzione in prosa inglese (1864). Delle altre sue opere sono in particolare da ricordare: Criticism and elucidations [...] of Catullus (1878) e Translations into latin and Greek verse (1884) ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] testi in versi ha avuto fin da subito una tensione alla norma, alla selezione, alla stabilizzazione, superiore a quella dei testi in prosa, e più nei testi poetici di tipo lirico che in quelli di tipo epico o narrativo. La lingua del Canzoniere di ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] Tasso avrebbe deliberatamente negato ai Dialoghi ai fini di una prosa ‘naturale’ e pragmatica e di ciò che costituì la di G. Ficara, Torino, Einaudi - Gallimard.
Tasso, Torquato (1959), Prose, a cura di E. Mazzali, Milano - Napoli, Ricciardi.
Tasso, ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] beni e privilegi della Primaziale di Pisa (1230/1231), e Carte in volgare della lira 2 di Siena (1231/1232), in A. Castellani, La prosa, pp. 61-63 e 65-75; Elenco di beni del priore di Santa Margherita a Tosina (1231 ca.), in A. Stussi, Un nuovo ...
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Filologo e scrittore (Hudice, Beroun, 1773 - Praga 1847), uno dei pionieri del risorgimento ceco, al quale contribuì efficacemente con le traduzioni, modelli di prosa e di versificazione per gli scrittori [...] posteriori (Atala, Paradiso perduto, Ermanno e Dorotea), con la Historie literatury české (1825) e soprattutto col fondamentale Slovník česko-německý ("Dizionario ceco-tedesco", 4 voll., 1834-39) ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] la canzone Donna me prega di Cavalcanti, e Dante si autocommenta nel Convivio, la cui diffusione fu però più tarda). Un esempio di prosa da commento si può vedere dall’Ottimo:
Così l’animo mio ec. Molto commenda qui sè che ha passato tale selva, ed è ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] parole e di citazioni che arrivano fino al pastiche, è per Foscolo un banco di prova delle possibilità linguistiche della prosa italiana (Lavezzi, in Foscolo, 1994-1995). Egli persegue il risultato attraverso l’esame e lo studio di testi toscani del ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).