La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] più importante grammatica del Cinquecento – il terzo libro delle Prose della volgar lingua di ➔ Pietro Bembo, pubblicate nove anni ’italiano, ricavate dal modello offerto da Boccaccio per la prosa e da Petrarca per la poesia, vengono presentate in ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] ufficiali di fine Trecento e di primo Quattrocento dimostra l’abbandono dei tratti marcatamente idiomatici, ancora evidenti nella prosa del notaio Vivaldo Belcalzer, a vantaggio di una lingua cortigiana, in anticipo e anche in opposizione rispetto a ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] elisione di vocale (de’ Bretoni, ma anche che sare’ io). Alcuni dei fenomeni citati si estendono a tutta la prosa di Tommaseo. Il tessuto sintattico, per quanto non manchino i costrutti latineggianti, si allontana dalla tradizione nel prediligere la ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] di legno, lunghi lunghi, secchi secchi (Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio, cap. 11)
Altri esempi letterari del fenomeno in prosa (da ➔ Alessandro Manzoni a Elsa Morante) e in poesia (per es., in ➔ Giovanni Pascoli) si leggono in Serianni (1988 ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] ciò che precede, o tutto il contrario di questo, e il suo uso è più libero per i poeti che per gli oratori. La prosa, infatti, come potrà accettare “punta” al posto di spada e “tetto” al posto di casa, così non accetterà “poppa” al posto di nave né ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] a un bambino mai nato, Milano, Rizzoli, 1975, p. 81)
Serianni (19912: 577) segnala, come tipica della prosa argomentativa, l’espressione correlativa in tanto ... in quanto. Hanno valore causale due costrutti predicativi (Serianni 1991: 578-579) con ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] come vivente nei paesaggi archeologici e vulcanici dei Campi Flegrei.
Più che in passato il dialetto entra anche nella prosa, con l’inserimento di voci dialettali tanto nella narrazione quanto nei dialoghi, come segno di un’adesione letteraria alla ...
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LATINISMI
I latinismi (o cultismi o parole dotte) sono vocaboli della lingua latina rimasti esclusi dall’uso parlato nel processo di formazione dell’italiano e delle altre lingue neolatine. Solo in un [...] il latino anche l’uso di ivi (dal latino ibi) per lì e l’uso del verbo fieri in fia possibile. Il respiro stesso della complessa sintassi dell’autore ricalca quello dei classici latini assunti a modello della sua prosa.
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] forma di moderne daĩnos popolari; J. Aistis (pseudonimo dello scrittore J. Kossu-Aleksandravičius). Inoltre: K. Inčiūra, autore di prosa e di teatro, V. Sirijos Gira e soprattutto S. Nėris, portavoce della nuova lirica femminile; su temi sociali si ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] ; F. Levstik; S. Jenko; J. Stritar; J. Mencinger; S. Gregorčič); negli ultimi due decenni del secolo predomina la prosa, soprattutto nella forma del racconto lungo incentrato sulla descrizione realistica dell’ambiente paesano (J. Jurčič; I. Tavčar; J ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).