Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] con le forme tuttora in uso in italiano, il che è la verifica della loro acutezza ed efficacia.
Bembo, Pietro (19662), Prose e rime, a cura di C. Dionisotti, Torino, UTET (1a ed. 1960).
Bembo, Pietro (1987-1993), Lettere, edizione critica a cura ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] -2008).
Inoltre, Cesarotti tradusse dal greco le orazioni di Demostene (1774-78, 6 voll.) e l’Iliade (1786-94), prima in prosa, con ragionamenti storico-critici e note, poi in una versione molto libera in versi sciolti, con titolo La Morte di Ettore ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] religiosa; nel 12° Mōsheh b. ῾Ezrā di Granata e Yĕhūdāh ha-Lēwī di Toledo, Yĕhūdāh al-Ḥărīzī), di scrittori di prosa ornata, maḥbārōt (arabo maqāmāt), di filologi creatori della scienza grammaticale e lessicale ebraica (Yĕhūdāh Ḥayyūg di Fez e Abū ’l ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] l’uso generale della lingua scritta colta furono il Futurismo, il D’Annunzio del Notturno (con il nuovo gusto della prosa spezzata, spiccatamente nominale) e le varie esperienze tendenti all’elitarismo di molti scrittori (dai vociani ai rondisti, ad ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] 231-248). In questi due studi Parodi non solo mise a frutto la sua profonda conoscenza delle clausole ritmiche della prosa mediolatina per emendare il testo, individuando anche le presunte irregolarità, ma applicò gli stessi criteri del cursus latino ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] del recupero goldoniano. Nella seconda metà del secolo, nel quadro dell’unificazione politica in corso, il teatro di prosa riscosse il successo di ampi pubblici anche grazie all’emergere del fenomeno dei grandi attori (Eleonora Duse, Ermete Zacconi ...
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Storico italiano della lingua (Firenze 1911 - ivi 2008); prof. univ. dal 1950, ha insegnato glottologia nell'univ. di Bari, dal 1952 storia della lingua nell'univ. di Firenze e da ultimo linguistica italiana [...] lingua letteraria dal secolo XIII al XVI (1953); Di scritto e di parlato (1983); La lingua dei Malavoglia e altri scritti di prosa, poesia e memoria (1988); Saggi di lingua antica e moderna (1989); La lingua di Manzoni (1993); Saggi e memorie (2000 ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] ➔ lingua letteraria adopera ed esalta particolarmente. Soprattutto quella della poesia o di generi affini. Ma non solo; anche la prosa lo fa, specie quando ha segni espressionisti o comici o parodici.
Si capisce comunque che le proprietà della lingua ...
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(o ars dictandi) Titolo dei manuali (sec. 11°-15°) che insegnavano mediante regole ed esempi a scrivere lettere in latino. La denominazione proviene dall’abitudine tipica degli antichi di non scrivere [...] Signa e altri. Le a. contribuirono a formare il latino medievale, lingua viva con caratteristiche che lo distinguono dal classico e dall’umanistico, e un nuovo tipo di prosa ritmica (cursus), con cadenze metriche, che s’impose a tutta l’Europa colta. ...
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Glottologo e bizantinista, nato a Berlino il 18 dicembre 1869, morto a Lipsia il 16 luglio 1935. Laureatosi a Monaco con K. Krumbacher (1898), perfezionò con viaggi in Grecia e in Asia Minore la sua conoscenza [...] 1912; Das Griechentum Kleinasiens, Lipsia 1917; Christlich-orientalisches Kulturgut der Türken, Lipsia 1917. Contribuì con traduzioni in prosa e in versi alla conoscenza della letteratura neogreca (principalmente Neugriechische Lyriker, Lipsia 1923). ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).