PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] solo le distanze tra di loro, ma anche i movimenti dei soggetti stessi che le modificano; perciò l'analisi prossemica dovrà essere integrata da un'analisi della gestualità o cinesica (dal gr. kínēsis, "movimento"). Fenomeni di questa natura vengono ...
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I fenomeni paralinguistici sono tratti concomitanti o simultanei (da qui il suffisso para- «accanto») alla comunicazione verbale, che veicolano informazioni aggiuntive sostenendo, rafforzando o anche contraddicendo [...] o rilassata, quando hanno lo scopo di comunicare significati; questa modalità è oggetto di studio della prossemica, che valuta, oltre all’aspetto esteriore (caratteristiche fisiche, abbigliamento, acconciatura, trucco), la posizione reciproca (di ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] si è andata sempre confermando - pur tra controversie - nella costituzione di molte semiotiche particolari nel non-verbale: la prossemica (che si occupa del "linguaggio" degli spazi e delle distanze), la cinetica (che studia in sostanza il cosiddetto ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] , amici, cittadini, colleghi di lavoro o compagni di studio. La casistica è amplissima e investe il campo della 'prossemica', lo studio dei rapporti umani attraverso la configurazione dei corpi nello spazio.Il corpo, però, può essere ancora più ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] storico-naturale e che potremmo dunque dire postverbali, vi sono o si dice che vi siano linguaggi nonverbali umani (gestualità, prossemica, mimo) o usati da animali diversi dagli umani. L'idea di Garroni è che non solo noi possiamo sottomettere ad ...
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prossemica
prossèmica s. f. [dall’ingl. proxemics, der. di prox(imity) «prossimità», prob. col suff. -emics di phonemics «fonemica» e sim.]. – Parte della semiologia che studia il significato assunto, nel comportamento sociale dell’uomo, dalla...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...