Biologo cellulare e neurobiologo italiano (n. Roma 1937); prof. dal 1981 di farmacologia presso l'università di Milano, dal 1999 al 2010 all’università S. Raffaele, poi emerito, dal 1990 al 1998 è stato [...] tipi di membrana coinvolti nel meccanismo stesso e ha determinato la distribuzione e i meccanismi di trasporto delle proteine secretive. Gli interessi di M. si sono in seguito rivolti alla neurobiologia: ha dimostrato un meccanismo indipendente dagli ...
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Biochimico inglese (n. Derby 1943); direttore di ricerca al New England Biolabs dal 1992. Nel 1993 gli è stato conferito, insieme a P. A. Sharp, il premio Nobel per la fisiologia o medicina per la scoperta [...] di nucleotidi che servivano come stampo diretto di molecole di RNA messaggero, che a loro volta venivano tradotte in proteine. R. e Sharp hanno invece dimostrato che una singola molecola di RNA messaggero dell'adenovirus deriva da quattro frammenti ...
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Chimico italiano (Trieste 1857 - Bologna 1922); laureatosi (1880) in scienze naturali in Germania, divenne assistente di S. Cannizzaro a Roma; prof. di chimica prima a Padova (1887) e poi a Bologna (1889), [...] reazioni di trasposizione radicalica e di apertura dell'anello; le sue ipotesi sulla presenza di derivati pirrolici nelle proteine aprirono la strada alla sintesi dell'emina. Le conoscenze di fisiologia vegetale lo condussero a interessanti ricerche ...
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Biochimico e medico statunitense (n. New York 1943). Dopo la laurea in Medicina alla Columbia (1966), ha completato la formazione medica ad Harvard e a partire dagli anni Settanta ha insegnato Biochimica [...] modo è stato in grado di analizzare ed esaminare la struttura e il funzionamento dei recettori che si accoppiano alle proteine G del corpo umano: oltre a permettere l’analisi dei meccanismi che stabiliscono l’azione dell’adrenalina, quei recettori ...
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Stanca, Antonio Michele. – Genetista italiano (Soleto, Lecce, 1942 - Vaio di Fidenza, Parma, 2020). Laureato in Scienze agrarie presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha svolto attività di [...] to Agriculture, Food and Nature, è stato promotore di ricerche di genomica strutturale e funzionale, di proteomica e crop systems biology per l’analisi della funzione di geni e proteine coinvolti nell'espressione di caratteri di rilevanza agronomica. ...
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Biologo (Neuss sul Reno 1810 - Colonia 1882). Dopo un iniziale interesse per la teologia si indirizzò verso gli studî medici che compì nelle università di Bonn, Würzburg e Berlino, dove si laureò nel 1834 [...] riconoscendo la natura di "fermento" a questa sostanza presente nel succo gastrico e la sua azione nella digestione delle proteine (1836). Nel 1837 studiò la fermentazione alcolica e riconobbe che essa è dovuta a un agente specifico, cioè alle ...
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Chimico italiano (Montereale Cellina, Udine, 1910 - Roma 1968); prof. univ. dal 1948, ha insegnato chimica farmaceutica e tossicologia all'univ. di Roma, ed è stato (1961-66) direttore dell'Istituto superiore [...] decadimento di alcuni elementi radioattivi; le ricerche sui composti coleinici. Tra le sue numerose pubblicazioni: Struttura delle proteine (1955); Effetti chimici che accompagnano la nascita ed il decadimento di un atomo radioattivo in presenza di ...
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Patologo (Filadelfia 1934 - Madison 1994). Laureato allo Swarthmore College nel 1955, si specializzò presso il California institute of technology di Pasadena; prof. di oncologia alla univ. del Wisconsin [...] , invece, l'informazione genetica procede dal DNA all'RNA, che la trasferisce ai ribosomi, dove avviene la sintesi delle proteine. La scoperta di T., che fu poi completata dalla identificazione da parte di D. Baltimore della transcriptasi inversa ...
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PESCI, Leone
Franco Calascibetta
PESCI, Leone. – Nacque a Bologna il 29 gennaio 1852 da Domenico, un agricoltore che aveva negli anni raggiunto una discreta solidità economica. Questi divenne proprietario [...] chimica tossicologica, studiando gli alcaloidi (da lui chiamati ptomaine) che si formano nei cadaveri a causa della putrefazione delle proteine. Fu questo il campo in cui, collaborando con il maestro, si svilupparono le sue prime ricerche.
Nel 1876 ...
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Chimico e biologo molecolare lituano naturalizzato britannico (Želva 1926 - Cambridge 2018). Di pochi anni, seguì la famiglia di religione ebraica nell'Africa del Sud dove avvenne la sua formazione. Nel [...] Nel 1982 ha ricevuto il premio Nobel per la chimica per lo sviluppo di metodi cristallografici per la determinazione di strutture di proteine. Nel 1988 è stato insignito del titolo di Sir; nel 1995 gli è stato conferito l'Order of Merit. Dal 1995 al ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).