Teoria secondo la quale le cellule embrionali si differenziano in successivi stadi di sviluppo. Il termine risale al 17° sec., all’epoca della disputa tra i preformisti, secondo i quali lo sviluppo di [...] della fibra di 30 nm della cromatina. Nelle cellule eucariotiche, inoltre, esiste un gruppo diversificato di proteine non istoniche dette proteine del gruppo ad alta mobilità, che sono relativamente abbondanti e hanno la capacità di legarsi al DNA ...
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Geni che controllano lo sviluppo. In Drosophila melanogaster l’attività dei prodotti dei geni della segmentazione divide l’embrione precoce, o blastoderma, in una serie di unità lineari simili (unità metameriche); [...] il controllo dei geni gap e pair-rule, per dare un’identità unica ai segmenti che formano l’asse anteroposteriore. Le proteine codificate dai geni o. sono fattori di trascrizione e si legano a sequenze regolative del DNA, incluse quelle all’interno ...
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Sostanza usata per il trattamento di alcuni prodotti al fine di impedirne l’impiego per scopi diversi da quelli cui sono destinati. Pertanto il d. viene addizionato al prodotto originario per consentire [...] agenti di natura fisica e/o chimica, in grado di provocare la denaturazione di alcune macromolecole biologiche, quali proteine e acidi nucleici, a seguito della rottura dei legami deboli (non covalenti) intramolecolari (e intermolecolari nel caso di ...
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espressióne gènica Processo per cui ogni cellula è in grado di attivare, o esprimere, solo alcuni dei geni contenuti nel suo DNA. Infatti, nonostante il patrimonio genetico di un individuo (ovvero il suo [...] espressi. L'attivazione dei geni, cioè la loro trascrizione in mRNA e traduzione in una catena polipeptidica, è regolata da proteine che si legano in precise regioni del DNA (regioni di controllo) e da geni regolatori, ma anche da fattori esterni ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] DNA; il problema quindi è come lo stesso DNA, contenuto in tutte le cellule di un e., possa far sintetizzare proteine diverse quando queste cellule si differenziano. Sono state formulate varie ipotesi, tra cui una è che il DNA stesso divenga diverso ...
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splicing In genetica, meccanismo di rimozione delle sequenze intercalanti (introni) dall’RNA messaggero nucleare eterogeneo e la costituzione di un filamento di RNA messaggero costituito esclusivamente [...] (small nuclear RNA) che si trovano nella cellula sotto forma di snRNP (➔). Queste ribonucleoproteine si aggregano durante lo s. per formare una complessa struttura chiamata spliceosoma.
Per una descrizione dettagliata dei processi di s., ➔ proteine. ...
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trasferimento genico
Stefania Azzolini
Metodo di trasferimento di materiale genetico da un organismo a un altro. Tra i metodi di trasferimento genico, il più usato è la lipofezione, che utilizza i lipidi [...] di specifici ligandi peptidici. Il DNA può essere anche trasferito formando complessi DNA/proteine, che sfruttano le proprietà di alcune proteine di interagire con recettori di membrana specifici di determinate cellule. Il complesso viene ...
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In genetica molecolare, sequenza di acido nucleico (DNA o RNA) in grado di spostarsi autonomamente da una posizione a un’altra del genoma. I t., detti anche geni che saltano o elementi genetici trasponibili, [...] e hanno dimensioni di 750-2500 coppie di basi. Esse contengono uno o più geni che codificano le trasposasi, proteine necessarie per la loro trasposizione; alle estremità dei geni vi sono corte sequenze ripetute e invertite (IR, inverted repeat ...
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soppressione genica
Processo che impedisce l’espressione fenotipica dell’attività di un gene. È un meccanismo fondamentale per la regolazione dell’attività genica e può assumere diverse forme. Un ruolo [...] controllo della divisione cellulare. Tale funzione di repressione viene solitamente espletata da geni regolatori che codificano per proteine capaci di legarsi a specifici siti del DNA e inibirne l’espressione. Esistono inoltre meccanismi epigenetici ...
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Biologia
D. genetica Nell’evoluzione, azione differenziante della selezione ( selezione divergente o disruptiva) determinata dalle differenti condizioni ambientali in cui vengono a trovarsi porzioni di [...] . È possibile effettuare una valutazione quantitativa della d. con l’ibridazione DNA-DNA e DNA-RNA, il confronto delle sequenze di proteine e l’analisi elettroforetica di sistemi gene-enzima.
Botanica
Si dice angolo di d. (o d. fogliare), l’angolo ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).