BOBBA, Marcantonio
Lino Marini
Figlio primogenito di Alberto, conte palatino, e di Margherita Santamaria, nacque a Casale, nel marchesato di Monferrato, agli inizi del Cinquecento; ma non si sa con [...] 'indulto di Niccolò V, che egli voleva ampliare e che il papa voleva restringere nei suoi effetti. L'opposizione contro i protestanti era una questione vitale per il duca, ma egli non poteva condurla secondo i soli criteri romani; nel suo Stato anche ...
Leggi Tutto
CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] nel 1637. L'anno successivo ottenne l'abbazia di Disibodenberg, nel Palatinato, dove combatté il calvinismo finché le vittorie protestanti in Fiandra non lo costrinsero a rifugiarsi nel monastero di S. Andrea a Bruges. Nella quiete di questo convento ...
Leggi Tutto
Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] da uno stimolo dato), cercando di prescindere da ogni riserva di ordine morale.
Religione
L. Chiesa Comunità religiosa protestante che, a differenza della Chiesa nazionale, si rifiuta di ammettere qualsiasi rapporto con lo Stato: si riserva di ...
Leggi Tutto
Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] Sebastien Castellion con i suoi ‘libelli’ mette in discussione la legittimità della pena di morte comminata agli eretici dai protestanti: occasione della polemica, la condanna di Michele Serveto, messo al rogo a Ginevra (1553) per volontà di Giovanni ...
Leggi Tutto
pace
Luigi Bonanate
Assenza di conflitti armati
La pace può riguardare i rapporti reciproci tra gli Stati, ed è una condizione che si determina quando ciascuno di essi si ritiene soddisfatto della propria [...] o poi, la fine. Eppure, alcune grandi paci – si pensi a quella di Augusta (1555), siglata tra Carlo V e i principi protestanti, o a quella di Vestfalia (1648), firmata dagli Stati più importanti d’Europa, o ancora a quella di Versailles (1919), che ...
Leggi Tutto
Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] essere fondate o giustificate dalla ragione. Forme di questo r. religioso possono essere considerate le posizioni di alcuni indirizzi protestanti o di alcune correnti esegetiche del testo biblico o, anche, tesi sulla religione (I. Kant).
In un’altra ...
Leggi Tutto
Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] politico libero e indipendente, ereditata dalla Grecia classica e da Roma. La seconda era l'insistenza con cui i protestanti sostenevano il diritto da parte di ciascun credente di interpretare in modo autonomo i doveri religiosi imposti dalle Sacre ...
Leggi Tutto
BELLONE (Belloni, Bellonus), Niccolò, detto Casalensis o Dolanus
Nicola Criniti
Di antica famiglia patrizia monferrina, ramo cadetto dei consignori di Altavilla, nacque ai primi del sec. XVI a Casal [...] nel 1546 la vasta congiura contro Cosimo I (e, come sidiceva, anche contro Carlo V con l'appoggio dei protestanti ginevrini). Arrestato, mentre cercava di fuggire dalla Repubblica di Lucca, il Burlamacchi era stato subito sottoposto a processo ...
Leggi Tutto
ARMANNI, Vincenzo
Umberto Coldagelli
Nacque a Gubbio il 13 febbr. 1608 da nobile famiglia. Per la sua spiccata inclinazione allo studio fu inviato a Napoli nel 1629 presso lo zio Francesco Billi, agente [...] dell'obbiettiva rivalità delle potenze, ma anche della diffidenza nutrita dalla Curia romana verso eventuali concessioni ai protestanti.
Quarantacinque di queste lettere, indirizzate al fratello Francesco Maria canonico in Gubbio, nelle quali l'A ...
Leggi Tutto
LAGONISSA, Fabio
Raissa Teodori
Nacque a Napoli nel 1584 (o, meno probabilmente, nel 1585), figlio cadetto di Giovanni Battista, dell'antica e nobile famiglia campana dei La Gonessa (poi Leonessa) duchi [...] dei Paesi Bassi spagnoli, a favore di una convergenza delle armate asburgiche e francesi nella guerra ai principi protestanti, un'opera di mediazione tra i sovrani cattolici che coinvolgeva tutte le nunziature d'Europa in sostegno della pericolante ...
Leggi Tutto
protesta
protèsta s. f. [der. di protestare]. – 1. Attestazione, dichiarazione aperta e vibrata (espressa cioè con fermezza) di un sentimento, di una convinzione, di un’idea: fare proteste di stima, di ammirazione, di fedeltà; ampie p. di...
protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...