La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le origini dell'analisi funzionale
Angus E. Taylor
Le origini dell'analisi funzionale
L'analisi funzionale acquista una precisa identità nel [...] ) è positiva; D(x,y) coincide con D(y,x); se x,y,z sono tre punti qualsiasi, D(x,z) è minore della somma di D(x,y) e D(y,z). =g(t)
nella quale le funzioni f e g sono elementi di C[a,b], K(s,t) è una funzione continua di s e t, e λ è un parametro ...
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La grande scienza. Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
Automi e linguaggi formali
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. [...] 2) pn(S)≤pn(T), per n≥1, dove pn(S) è il numero di punti di periodo n in S. I subshift di tipo finito hanno uno stretto legame con i g, h mediante f(0, x)=g(x) e f(k+1, x)= =h(f(k,x),k,x). La minimizzazione permette di costruire da una funzione g una ...
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La grande scienza. Calcolo delle variazioni
Gianni Dal Maso
Calcolo delle variazioni
Un problema di grande importanza nella matematica pura e applicata è la ricerca dei valori massimi o minimi di grandezze [...] con gli stessi valori agli estremi e con ∣v(x)−u(x)∣⟨δ in ogni punto di [a,b]. Le condizioni necessarie di Euler e di Legendre valgono anche per i C1([a,b]).
Se f ha derivate parziali continue fino all'ordine k≥2, verifica la [6] e la [9] e se inoltre ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Geometria algebrica
Jeremy Gray
Geometria algebrica
Agli inizi del XX sec. la scuola di punta in geometria algebrica era quella italiana, guidata [...] su C. L'anello delle coordinate affini A(C) della curva è il quoziente dell'anello k[x,y] per l'ideale I(C). Se due funzioni di A(C) sono distinte, allora esistono punti della curva nei quali esse assumono valori diversi. L'anello A(C) dà luogo al ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] e r da 2 a 5, la formula
dove Frk è il k-esimo numero figurato di ordine r. Nel corso della dimostrazione, ottenuta mediante si impose naturalmente quando si cercò di risolvere da un punto di vista teorico il problema pratico della composizione di ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] …, 0,5142097…, 0,47209267… e via dicendo. A questo punto, costruiamo un numero come segue: scegliamo la prima cifra (dopo la quarta diversa da 0,..., ossia la k-esima cifra diversa dalla k-esima cifra del k-esimo numero della lista. Un tale numero ...
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Analisi matematica
Jean A. Dieudonné
Alcune delle idee fondamentali che sono alla base del calcolo risalgono ai Greci, ma il loro sviluppo sistematico iniziò soltanto nel XVII secolo. Alla fine di quel [...] ). Infine, se E è uno spazio di Banach, (U−ζI)−1 è una funzione meromorfa di ζ nel complementare di {0}, che presenta un polo k(λ) in ciascun punto λ≠0 di Sp(U).
Nel caso in cui E è uno spazio di Hilbert, ogni operatore continuo U in E è dotato di un ...
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Scienza egizia. Matematica
Walter Friedrich Reineke
Friedhelm Hoffmann
Matematica
Nel mondo ellenistico, l'antichissimo, venerando e nondimeno meraviglioso Egitto era considerato la culla della scienza. [...] da un testo egizio più antico. Tuttavia, dal punto di vista della storia della scienza la matematica demotica lernen ist: ein Beitrag zur Geschichte von Rechenkunst und Sprache, Strassburg, K.J. Trübner, 1916.
Struik 1972: Struik, Dirk J., Abriss ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] N=2, r=1, 3;
2) se N=3, r=1, 7.
Ciò significa che, per il punto (1), un numero primo p≠2 è rappresentabile nella forma p=x2+2y2, per x e y numeri naturali, , pubblicato nel 1744, come:
La ζ(k) per k ∈ ℕ, k≥2 era stata già considerata da Jakob I ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] vuol dire che, introducendo nuove variabili h, k, del tipo h=e senL, k=e cosL, dove e è l'eccentricità e prima nella quale egli introdusse una funzione potenziale per le forze tra punti materiali che si attraggono l'un l'altro. Egli definì questa ...
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k, K
(cappa o kappa, ant. o region. ca) s. m. o f., invar. – Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (cioè il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto) come il greco κ (che ha lo stesso nome); quando il...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...