Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] caro Lei!, dottore, maestà, papà, giovanotto, signore, sire, ecc. Dal punto di vista del referente, l’interlocutore è sempre una seconda persona, singolare o plurale; tuttavia, la persona verbale effettivamente usata nell’interlocuzione dipende dalle ...
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Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] dei nomi maschili è quella che prevede la terminazione -o al singolare e quella -i al plurale; di essa fanno parte nomi , soprattutto da frutto (melo, pero, faggio, salice, ecc.); (d) i punti cardinali (il nord, il sud, l’est, l’ovest); (e) i mesi ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] la forma clitica e la forma preposizionale tonica: ti significa sia a te che te. A questo punto, per ipercorrettismo l’equivalenza viene estesa anche alla terza persona singolare, in cui la coincidenza non c’è:
(2) a. ti chiamo / chiamo a te
b. lo ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] vado al mare
la cui forma verbale alla prima persona singolare chiede l’integrazione del soggetto io;
(b) dalla testimone dichiarò che ogni testimone era rimasto a casa tutta la sera
Dal punto di vista teorico, è dubbio se in casi come (21) a. ...
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Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] il nome è concreto, definito, numerabile e alla forma singolare, e tende a essere meno identificabile quando è indefinito o massa (➔ massa, nomi di) o alla forma plurale. Dal punto di vista lessicale, le costruzioni a verbo supporto sono spesso ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] soggetto. Inoltre, i pronomi clitici di terza persona, singolare e plurale, suddistinguono tra gli obliqui forme di complemento i nominativi egli ed ella sono ormai ristretti sotto tutti i punti di vista: per il tipo di riferimento (egli / ella ...
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Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] nei pronomi personali liberi e clitici di prima e di seconda persona singolare (io, mi, me; tu, ti, te) e plurale ( scrittore né al luogo in cui si trova il lettore. Qui rinvia al punto del testo in cui si trova il lettore quando legge il testo, cioè ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] 18), dal significato chiaramente derivabile dalla somma dei significati dei singoli componenti:
(17) Si doveva per forza ricorrere a un serve solo per indicare in maniera traslata un punto d’orientamento in una relazione locativa di carattere molto ...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] (presente o passato), persona (prima, seconda e terza) e numero (singolare o plurale), in opposizione ai tre modi non finiti (➔ infinito, ➔ (cioè forma indicante la ➔ modalità, ovvero il punto di vista, l’atteggiamento del parlante nei riguardi del ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] un altro segno di interpunzione più forte (ad es., il punto fermo).
Nell’antichità greca non esisteva il segno di parentesi, prestano, in alternanza con le virgolette (alte o basse, singole o doppie, a seconda del costume tipografico), a indicare un ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...