Uomo politico statunitense (n. Hope, Arkansas, 1946). Laureatosi in legge alla Law School della Yale University, portò a termine gli studi a Oxford (1968-70). Esponente democratico, procuratore generale [...] -giugno 1999), intervenendo nei negoziati sulla questione nordirlandese (1998) e impegnandosi, anche personalmente, fino alla fine del mandato, nel tentativo di trovare una soluzione al conflitto israelo-palestinese. Nel gennaio 2001 C. fu sostituito ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] . La scelta di rafforzare la presenza militare nel Golfo Persico in funzione antisovietica a scapito della questione arabo-palestinese, portò al deterioramento della situazione in Libano, all'intervento israeliano del giugno 1982 e, rivelatosi questo ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] il cardine intorno a cui si dibattono le più gravi questioni fondamentali per il valore e l'autorità della Bibbia. Se in risposta egli ricevette, ed a sua volta comunicò, il canone palestinese. A questo pure si attennero, nello stendere la lista dei ...
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TERRORISMO
Donatella della Porta
Piero Luigi Vigna
(App. IV, III, p. 627)
Del termine t. non esiste una definizione unanimemente accettata (ciò che è ''terrorismo'' per gli uni, può essere ''guerra [...] il massacro di undici atleti israeliani perpetrato dal gruppo palestinese Settembre Nero nel villaggio olimpico di Monaco di Baviera , contribuendo a far definire la protesta come una questione di ordine pubblico.
Questa situazione fomentò, sia a ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] Sei giorni, che vide esacerbarsi il conflitto israelo-palestinese. Ma nei Paesi arabi l'antisionismo aveva Latin Europe, Cambridge (Mass.) 1992.
G. Miccoli, Santa Sede, questione ebraica e antisemitismo fra Otto e Novecento, in Storia d'Italia. ...
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Cristianesimo/Cristianesimi. Cattolicesimo romano. Ortodossie. Comunione anglicana. Evangelici e riformati. Le Chiese perseguitate. Bibliografia
Nei primi tre lustri del 21° sec. il profilo del c. nella [...] Autorità Nazionale Palestinese), iniziato nel 1994, che ha portato al riconoscimento dello Stato palestinese come interlocutore farraginoso è stato l’intervento di papa Francesco sulle questioni finanziarie che hanno visto succedersi allo IOR tre ...
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Israele
Paolo Migliorini
Silvia Moretti
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Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Asia sud-occidentale. Al censimento del 1995 la popolazione risultava di 5.612.300 ab., saliti [...] B. Clinton e dallo stesso Barak. La complessità degli argomenti in questione, il cui cuore era costituito dal problema di Gerusalemme Est e dal destino dei profughi palestinesi, determinò il fallimento degli incontri. Se da un lato Barak si ...
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Kosovo
Anna Bordoni e Lucia Betti
Geografia umana
di Anna Bordoni
Regione della Repubblica Federale di Iugoslavia, che si è autoproclamata indipendente il 19 ottobre 1991. Dal 1946 al 1971 il nome [...] mancano prove concrete), che Tito pensasse di risolvere la questione nell'ambito della federazione balcanica con un'unione fra movimento di protesta attiva sul modello dell'intifāḍa palestinese. Sulla scena apparve anche un movimento clandestino degli ...
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SIONISMO
Elia S. Artom
. Definizione e caratteri generali. - Si designa con questo nome il movimento moderno tendente alla costituzione in Palestina di una sede nazionale ebraica, per dare modo a quegli [...] detti "sionisti generali", pensano piuttosto a una collettività palestinese binazionale, ebraica e araba.
Allo sviluppo agricolo, per l'estrazione del potassio dal Mar Morto. La questione araba, sempre aperta, ebbe alcuni episodî sanguinosi, ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] del sec. III era già in declino.
Nello stesso tempo va posta la questione della Pasqua, che le chiese d'Asia celebravano, con i giudei, il 14 contrasto tra l'episcopato egiziano e quello asiatico-palestinese. L'imperatore interviene. Ma il sinodo da ...
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palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto nei secoli una storia molto travagliata,...
antipalestinese
(anti-palestinesi), agg. Contrario alla causa dei palestinesi; rivolto contro i palestinesi. ◆ Terrorismo puro, in territorio riconosciuto come israeliano, contro civili il cui unico scopo quotidiano è vendere frutta e verdura....