Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] tua parte […] ma che io sono assordata dal suono stesso»;
(b) l’impiego del ➔ che polivalente con ripresa pronominale: «come si a cura di M.A. Rigoni; vol. 2º a cura di R. Damiani).
Leopardi, Giacomo (1997), Zibaldone, edizione commentata e revisione ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] è sincronica, per es. nel dittongo dopo occlusiva + r come truovo, pruovo, alternante con la forma monottongata: in per i microfenomeni morfologici, determinando il passaggio di el (non raro in A e B) a il; di li a gli davanti a vocale; di il e un ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] la /a/ della radice verbale si trasforma in /e/ davanti a /r/: cantarò > canterò (in starò e darò la /a/ si amputato», Bonvesin da la Riva, Vulgare de Elymosinis, 513, p. 46);
(b) deobbligative (da debeo + infinito o habeo ad [o de] + infinito): ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] f/, /v/, /s/), due affricate (/ʧ/, /ʤ/), una vibrante (la liquida /r/) e una laterale (la liquida /l/). Le consonanti tenui sono rese graficamente i casi più brevi, della b e della d Dolce scriveva:
Et per incominciar dalla b, lei in molte voci per ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] d. letter. ital., C (1932), pp. 207 s.; L. Landucci, in Arti del R. Istituto veneto di sc., letter. ed arti, XCI (1931-32), pp. 83-86; ., in Archivio veneto, XII (1932), pp. 309-311; A. B. Terracini, V. C., Commemorazione, Padova 1935 (rist. in Guida ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] , dove rimase fino al '75. Nel 1876 il ministro R. Bonghi promosse l'istituzione nelle università di cattedre di filologia pp. 176, 180, 189, 195, 214, 314, 329-42, 366 s.; B. Croce, Letteratura della nuova Italia, III, Bari [1915], pp. 302-311; M ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] è la lingua da cui l’italiano si è sviluppato in epoca altomedievale;
(b) è però anche la lingua che – al pari di una lingua straniera questo nuovo nesso si ha negli esiti consonante + r di alcune forme delle scritture medievali (esempro, fragellare, ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] plajei ← plajeis «piaceri»); per i sostantivi uscenti in -f, -p, -r (in sillaba tonica), -n (in sillaba tonica), -gn (cerf ← cerfs «ministeri»; archeologh ← archeologs «archeologi»);
(b) plurale con palatalizzazione della consonante finale della ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] ‹e› (sviluppo spontaneo), a fronte di tosc. ‹a› (per es., segra «sagra»);
(b) à lat. resa con ‹e› o ‹ae› (➔ metafonia), a fronte di tosc. ‹a in Italia linguistica delle origini, a cura di V. Coletti, R. Coluccia & P. D’Achille, Lecce, Argo, 1996, ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] portolo a donna la quale sarà tua difensione (Dante, Vita nuova IX, 5)
b. S’i’ son tu’ servo, pregoti che … (Iacopo Cavalcanti, Tre sonetti filosafi, cap. 8, r. 15)
b. Di ciò c’hai preso mi paga (Novellino VIII, 22)
In (8) b. abbiamo un caso di ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...
rispètto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona: r. verso o per i genitori,...