In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] volontà di potenza, dell’autoaffermazione e della completa liberazione degli istinti.
Di natura completamente diversa è morale delle azioni rivolte agli animali è stata difesa in modo più radicale da parte di teorici che, come T. Regan, hanno basato ...
Leggi Tutto
Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] E il ‘senso’ o ‘sentimento comune’ – quel ‘libero gioco delle facoltà’, immaginazione e intelletto, che rendeva possibili realizza invece una sorta di equiparazione ontologica, di radicale allineamento ermeneutico tra l’eredità schellinghiana e la ...
Leggi Tutto
Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] nelle città-stato dell'antica Grecia). Di qui la tesi radicale che "le nostre anime si sono corrotte nella misura in protetto dalla forza comune di tutti, resti padrone di sé e libero. Fine del contratto o patto sociale è dunque anzitutto di garantire ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] L’apertura del ‘muro’ di Berlino e l’avvio della libera circolazione tra le due G. (9 novembre 1989) aveva F.X. Kroetz, che si era occupato delle tendenze xenofobe e del radicalismo di destra in Furcht und Hoffnung der BRD (1984), e ne riattivano ...
Leggi Tutto
(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] della poesia classica, la qaṣīda, per affermare la supremazia del verso libero. Sulla scia degli iracheni B.Š. al-Sayyāb e N. al esigenze di pura razionalità non conciliate, anzi radicalmente contrapposte alla rivelazione islamica e a ogni altra ...
Leggi Tutto
Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] a qualche forma di inferenza logico-sintattica. Più radicale il punto di vista di K. Popper, che reazione c) diventa molto piccola e allora la concentrazione dello iodio libero aumenta e compare la colorazione blu.
In altri casi il periodo ...
Leggi Tutto
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] (s. Agostino) sia perché chiamato da dio ad agire come soggetto libero e responsabile. Dalla definizione di Boezio, per il quale p. è p., in tal senso, è una condizione ontologica radicale, caratterizzata dall’uni-totalità corpo-spirito: ogni essere ...
Leggi Tutto
Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] tali categorie di soggetti, che soltanto dal 19° sec. saranno liberati dalla qualifica di g. minori. Più in particolare, per pittura pur essendo disponibile a trasformazioni incessanti e violazioni radicali. I g. di cui è considerata significativa ...
Leggi Tutto
Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] concezione di Baio si ricollega quella di Giansenio, che pone una distinzione radicale tra la natura umana prima e dopo il peccato originale: prima che Adamo peccasse l’uomo aveva il libero arbitrio e la capacità di meritare la vita eterna; dopo la ...
Leggi Tutto
Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] che, in nome di un razionalismo radicale, svolgevano attivamente propaganda anticonfessionale e antidogmatica. del l. pensiero: dal 1866 al 1875 L. Stefanoni pubblica Il libero pensiero, nel 1880 sorge la Fédération internationale de la libre pensée ( ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.