GUIDICCIONI, Bartolomeo
Rotraud Becker
Nacque a Lucca nel 1469, figlio di Giovanni, attestato come gonfaloniere nel 1460, e di Angela di Niccolò Pietro Burlamacchi. La famiglia apparteneva alla nobiltà [...] 1176: Humana murmura adversus Deum et Christum eius), del libero arbitrio, della fede, della grazia e delle opere, come a proposito degli ordini religiosi sostenne perfino la posizione radicale che essi fossero da riunificare al massimo e chiese la ...
Leggi Tutto
FILATTERIO
L. Karlsson
I f. (dal tardo lat. phylacterium e dal gr. ϕυλαϰτήϱιον, da ϕυλάττω 'preservare, difendere'), come gli amuleti (v.), avevano lo scopo di allontanare, soprattutto dall'uomo, minacce [...] , PG, XLIX, coll. 195-198). Tuttavia l'invito al rifiuto radicale di tutte le pratiche apotropaiche da parte di Girolamo, che attribuiva a di martiri e del legno della Croce, lasciandolo libero di decidere se collocare anche queste ultime sotto l ...
Leggi Tutto
arminianesimo
La dottrina di J. Arminius (1560-1609) sulla predestinazione. Preceduto da Coolhaes e Coornhert, Arminius, pur partendo dai presupposti comuni a tutti i riformati (incapacità dell’uomo [...] . Questa e altre posizioni di Arminius e dei suoi primi seguaci (che muovendo da una radicale attuazione del principio del libero esame giungevano all’asserzione della più ampia tolleranza religiosa) suscitarono la violenta reazione dei calvinisti ...
Leggi Tutto
Riformatore, predicatore e scrittore (Siena 1487 - Slavkov, Moravia, 1564). Dopo essere stato generale dei cappuccini (fino al 1538), O. si avvicinò al luteranesimo. Chiamato a Roma per fornire spegazioni [...] . Calvino (1542). Perseguitato per le sue posizioni radicali anche dai protestanti, fu infine costretto a rifugiarsi protestante, oltre a cinque volumi di Prediche, specialmente Labirinti del libero o servo arbitrio (1561), il Catechismo (1561) e i ...
Leggi Tutto
Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] voglio, ma il male che non voglio"). Solo Cristo rappresenta una vera liberazione, in quanto sottrae l'uomo alla logica del dovuto e lo colloca in mero sacrificio di espiazione, ma solo con una morte radicale a esso e con un passaggio di signoria: ...
Leggi Tutto
secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] .
Tra i fautori più convinti della s. come liberazione da ogni forma di tutela religiosa spiccano le secular Weber, invece, il mondo moderno è caratterizzato da un radicale ‘disincantamento’ (esito inintenzionale dell’etica protestante, che ha ...
Leggi Tutto
velo anatomia Formazione o organo membranoso. V. virginale L’imene. V. pendulo (o velopendulo, o v. palatino, v. del palato, v. mobile del palato) Formazione muscolo-membranosa che prolunga dorsalmente [...] parete posteriore della bocca. Il suo margine inferiore, libero e sottile, presenta un prolungamento mediano, l’ , costituita da cellule con ispessimenti nelle membrane; il v. radicale agisce come le foglie degli sfagni, cioè bagnato assorbe e ...
Leggi Tutto
Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] psicologia e nella mistica: l'anima scopre Dio nella radicale negazione di ogni essere e di sé medesima, al di formazione di correnti ereticali, come i Fratelli e Sorelle del Libero Spirito, la sua azione più diretta fu sulla mistica speculativa ...
Leggi Tutto
In senso storico, nome di cerimonie rituali, particolarmente quelle del culto dionisiaco. Poiché queste erano caratterizzate da particolare sfrenatezza dei partecipanti, il termine designa, per estensione, [...] una realizzazione rituale del disordine, quale condizione del radicale rinnovamento dell’ordine. Forme attenuate dell’o. rituale soggetti a regole ritmiche; quello sonoro con l’uso libero di qualsiasi strumento musicale; quelli alimentare e sessuale ...
Leggi Tutto
Vanini, Giulio Cesare. - Filosofo (Taurisano, Lecce, 1585 - Tolosa 1619). Entrato nell'ordine dei carmelitani a Napoli (1603), girovagò, col confratello Giovanni Maria Ginocchio, per i paesi riformati [...] e ateo, al taglio della lingua e al rogo. Esaltato come libero pensatore, detestato come ateo, annoverato fra gli scettici e fra G. Cardano e G.C. Scaligero, sviluppò un razionalismo radicale di stampo materialistico e meccanicistico in cui non c'è ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.