FAVERO, Giovanni Battista
Enzo Pozzato
Nacque a Crespano Veneto (ora Crespano del Grappa, in prov. di Treviso) il 27 giugno 1832, da Pietro e da Candida Gianese. Le ristrettezze economiche lo costrinsero [...] di sc. fis., mat. e nat., s. 4, VI [1889], pp. 415-425), che dimostra come si possano esprimere, mediante sviluppi in serie, le radici reali o complesse di una equazione razionale intera di grado n, quando si conoscano, almeno per approssimazione, le ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Calcolo delle variazioni
Craig Fraser
Mario Miranda
Calcolo delle variazioni
Tra il 1870 e il 1920 si assiste al consolidamento degli argomenti [...] generali, di ottimizzazione vincolata. Un'attiva area di ricerca, creata da Constantin Carathéodory (1873-1950) nel 1925, ma con radici in precedenti lavori, riguardava lo sviluppo dei metodi della teoria dei campi e la teoria di Hamilton-Jacobi. Il ...
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BONATI, Teodoro Massimo
Enzo Pozzato
Nacque a Bondeno (Ferrara), l'8 nov. 1724. A sedici anni il B. andò a Ferrara per seguirvi gli studi di filosofia e medicina; nel 1746 venne iscritto al Collegio [...] del Gennété e l'esattezza della legge formulata dal padre Castelli: "Le altezze d'acqua in una corrente sono come le radici quadrate della quantità di fluido che scorre pel fiume".
Il 25 nov. 1763 il B. venne nominato consultore della Congregazione ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] possono ottenersi nel seguente modo. Si considera la nuova congruenza (a/d) x≡(b/d) (mod. m/d) e se ne determina una radice x0: le soluzioni della congruenza assegnata sono allora date dalle classi contenenti i numeri x0, x0+m/d, x0+2m/d, …, x0+(d−1 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La rinascita delle matematiche
Pier Daniele Napolitani
Il problema
Quando, sul finire del 17° sec., nasce il nuovo universo newtoniano, al tempo stesso vedono la luce nuovi oggetti matematici (polinomi, [...] Tartaglia, a tentare entrambi questi passi. Egli riscopre da solo la regola di Scipione dal Ferro per ottenere le radici di un’equazione di terzo grado in funzione dei coefficienti (1535); tenta di costruire un modello geometrico per la traiettoria ...
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diagonale
diagonale [agg. e s.f. Der. del gr. diagónios "attraverso l'angolo (sottinteso, al vertice di un poligono)"] [ALG] D. di un poliedro: ogni segmento che unisce due vertici di un poliedro non [...] sono in numero di n(n-3)/2. ◆ [ALG] Matrice d., o in forma d.: matrice quadrata in cui sono nulli tutti gli elementi non appartenenti alla d. principale; gli elementi della d. principale sono gli autovalori, o radici caratteristiche, della matrice. ...
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Matematico (Saint-Omer, Pas-de-Calais, 1809 - Parigi 1882). Fu uno dei maggiori analisti francesi del sec. 19º, ma anche un ottimo algebrista, geometra e fisico-matematico, con profondi interessi interdisciplinari. [...] (1851), avente carattere costruttivo, dell'esistenza di numeri trascendenti, cioè di numeri irrazionali che non sono radici di alcuna equazione algebrica a coefficienti razionali (teorema di L.); il teorema secondo cui una funzione analitica ...
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WARING, Edward
Giovanni Vacca
Matematico inglese, nato a Shrewsbury nel 1734. Studiò nel Magdalen College di Cambridge. Nel 1762 ottenne, in quell'università, la cattedra di professore Lucasiano, che [...] il metodo - che va ancora sotto il nome del W. - per calcolare l'espressione di una funzione simmetrica e intera qualsiasi delle radici di un'equazione algebrica in funzione dei coefficienti di essa (v. algebra, II, p. 434). Si deve al W. anche la ...
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CARDANO, Gerolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Pavia il 24 sett. 1501 da Fazio e Chiara Micheri.
Fazio (1445-1524), di famiglia originaria di Cardano (oggi Cardano al Campo, vicino a Gallarate), che vantava [...] Cesare Lombroso e della sua scuola). Da un punto di vista culturale e filosofico, il C. affonda le sue radici nell'aristotelismo padovano, con venature averroistiche, pur risentendo, d'altra parte, di confuse influenze neoplatoniche. Dal suo pensiero ...
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Geologia
Formazione stratiforme relativamente sottile.
La f. di detrito (o detrito di f.) è un accumulo di materiali rocciosi incoerenti che si forma al piede delle pareti rocciose.
La f. (o coltre) [...] qualche chilometro e un centinaio di chilometri o poco più ( f. alpine). La nomenclatura in uso di una f. comprende: le radici, zona da cui ha preso origine la f. stessa e spesso non più riconoscibile; la fronte, con eventuali lobi e digitazioni, che ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...