Maestro arazziere di Bruxelles (m. 1536). Leone X gli ordinò, nel 1515, l'esecuzione dei famosi undici arazzi conservati tuttora nella Pinacoteca Vaticana (Atti degli Apostoli, sui cartoni di Raffaello [...] Gesù, furono ordinate rispettivamente da Clemente VII e dal cardinale Clesio, arcivescovo di Trento, su cartoni degli scolari di Raffaello (circa 1530). Altri arazzi usciti dalla manifattura di A. (Storia di Troia; Storia di Noè) furono inviati alla ...
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Regista teatrale (n. Cesena 1960). Autore tra i più significativi del teatro contemporaneo, diplomato in pittura e scenografia all’Accademia di belle arti di Bologna, nel 1981 insieme a Claudia Castellucci [...] (n. 1958), Chiara Guidi (n. 1960) e Paolo Guidi (n. 1962) ha fondato la Socìetas Raffaello Sanzio, che negli anni Novanta ha portato in scena spettacoli quali Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco (1992), Masoch. I trionfi del ...
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ACCATTI
Mina Bacci
Famiglia di orciaioli e maiolicari originari della Lunigiana, trasferitisi poi a Montelupo. Il primo a noi noto è Michele d'Accatto (o Accatti) il cui figlio, Raffaello, è citato [...] piuttosto corrente, dipinta in prevalenza a colori gialli e azzurri. Il Guasti spiega la sigla come l'iniziale di Raffaello di Michele, rimasta tradizionale nella famiglia.
Bibl.: G. Guasti, Di Cafaggiolo e di altre fabbriche di ceramiche in Toscana ...
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Pittore e architetto (Udine 1487 - Roma 1564). Dopo l'educazione a Udine e a Venezia, presso il Giorgione, fu a Roma, dove fu tra i collaboratori di Raffaello. Studiando le grottesche della Domus Aurea, [...] riuscì a imitarne anche lo stucco creando un tipo di decorazione bizzarro e raffinato, che ebbe immensa fortuna. Opere principali: gli ornamenti delle Logge Vaticane (1517-19), la decorazione della Loggia ...
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Famiglia di attori del teatro vernacolo fiorentino. Andrea (Firenze 1862 - Montecatini 1917) fu interprete eccellente del teatro fiorentino. La moglie Garibalda Landini (n. Firenze 1862 - m. 1929), figlia [...] (v.), ebbe anche (1917-20) una compagnia propria; fu attrice di grandi risorse soprattutto nel teatro comico. Il figlio Raffaello (Firenze 1891 - ivi 1952) riprese con originalità i personaggi già impersonati dal padre; dopo la morte della madre ...
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Instruzione d’uno che vada imbasciadore
Jean-Jacques Marchand
Lettera (titolo completo: Instruzione d’uno che vada imbasciadore in qualche luogo. Cosa necessaria da sapere, fatta per Nicolò Machiavegli [...] di ricordi, appunti e conti (di cui uno del 23 ottobre 1522) di Jacopo Gherardi e del figlio Lottieri, genero di Raffaello Girolami. Nell’ottobre del 1522 un famiglio di Girolami aveva ferito il fratello di un lavoratore di M., e questo incidente ...
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Pittore (Faenza 1562 - ivi 1645), allievo di F. Vanni. S'inserisce nella corrente pittorica che si rifà al Baroccio, ma con uno stile personale, non senza richiami a Raffaello e Michelangelo. Le opere [...] più importanti sono gli affreschi nella cappella di S. Carlo Borromeo del duomo di Faenza e in S. Maria Maggiore a Roma ...
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UBALDINI, Roberto
Giorgio Caravale
– Nacque a Gagliano, nel Mugello, nel 1465 o 1466 da Antonio Ubaldini e da Costanza.
Da tale unione nacquero anche il fratello Raffaello e due sorelle: la prima si [...] fece monaca con il nome di suor Raffaella; la seconda, Lucrezia, si sposò con il padre di Michelangelo Buonarroti, Ludovico, probabilmente nel 1487, dopo la morte della prima moglie di quest’ultimo.
Ubaldini vestì l’abito domenicano nel maggio del ...
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GIANI, Arcangelo
Dario Busolini
Nacque il 19 nov. 1552 a Decumano, presso Firenze, da Giuliano e da una fiorentina di casa Priorini. Ricevette il nome di Raffaello, che, una volta avviato alla vita [...] religiosa nel convento servita della Ss. Annunziata di Firenze, cambiò in quello di Arcangelo, in omaggio a uno zio teologo che lì viveva.
Novizio a undici anni, a diciassette, il 19 sett. 1569, emise ...
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Pittore (Bagnacavallo 1484 - Bologna 1542). Subì dapprima l'influsso del Francia, suo maestro (Sposalizio di s. Caterina, pinacoteca di Bologna; Sacra famiglia, Palazzo ducale di Urbino), poi di Raffaello, [...] ma divenendo alquanto lezioso e manierato. Negli ultimi anni il B. imitò i ferraresi, in specie il Garofalo e Dosso Dossi (tavola con tre santi a Berlino). Opere a Bologna (Trasfigurazione nella chiesa ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...