NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] tecnici attinenti soprattutto alla logica induttiva), e di chiarire le ragioni che hanno indotto L. Wittgenstein ad abbandonare F. Waismann e A.J. Ayer che pure erano stati tra i più autorevoli e brillanti esponenti del movimento neopositivistico ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] quanto fanno appello non a contenuti o a proprietà distati mentali individuati come fondanti o coerenti, bensì a un compito privato da espletare per poter appartenere a una comunità di 'credenti a ragion veduta', bensì è l'appello a un processo o a ...
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WARD, James
Delio CANTIMORI
Filosofo e psicologo inglese, nato a Hull (Yorkshire) il 27 gennaio 1843, morto a Cambridge, dove fu professore, il 4 marzo 1925. La sua posizione è indicata dal carattere [...] senso pragmatistico la dottrina kantiana della ragion pratica.
Il W. è stato uno dei più assidui collaboratori del si ha negli Essays on Philosophy, con un'introduzione commemorativa di O. Ward-Campbell, Cambridge 1927. Per ulteriore bibliografia, ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] ), il già citato Nyāyabindu, il Hetubindu (Gocce diragione logica), la Santānāntarasiddhi (Dimostrazione degli altri continua mentali) e il Vadanyāya (Metodo della disputa filosofica) ‒ sono stati recentemente localizzati in Cina, ma non ancora resi ...
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Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] , ragionidi vivere. Uno dei meriti della sociologia contemporanea è l'aver mostrato che, se e vero che le ideologie alterano i valori inserendoli in un tessuto di realtà vere, di sogni e di menzogne, non per questo costituiscono meno, allo stato ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] , 1935, pp. 154 e ss.) e il rinvio agli stati emozionali per provare il realismo. Secondo quest'ultima teoria, è muta, non ha infatti in sé la ragione della propria esistenza; postula quindi l'esistenza di un altro, di un primo ente che è l'ipsum ...
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Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] secolo, e che questa linea passi attraverso Hegel, che del trascendentalismo kantiano era stato un fiero nemico? La ragione è duplice. In primo luogo persisteva il bisogno di distinguersi da un idealismo ‛empirico' come quello, in un primo tempo ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La teoria di Haller: fibra, irritabilita e sensibilita
Maria Teresa Monti
La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si [...] uso, ma la perfetta aderenza tra organo e funzione era stata intesa, come nella più pura tradizione classica, in quanto delle categorie in questione. Per l'impossibilità di determinare una ragione sufficiente dell'irritabilità, Haller ‒ come si ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] ‒ che prendeva in esame la materia, l'uomo e lo Stato ‒ basata sui principî del meccanicismo. I dettagli della sua filosofia quindi essere retto da leggi generali, come il principio diragione sufficiente, il principio della continuità della Natura, e ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] alla possibilità che la ragione umana non fosse altro che una forma sviluppata, dunque generalizzata e non specifica, di istinto o tendenza animale, termini, questi ultimi, che erano stati resi popolari da Reimarus nelle sue Allgemeine Betrachtungen ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...