La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] delle virtù (nel De sacramentis, I, pars VI, 2, Ugo spiega che l'uomo è fatto a immagine di Dio quanto alla sua ragione e alla ricerca della verità, ed è fatto a somiglianza di Dio quanto all'amore della virtù), mentre si provvede alle necessità di ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] quello che pensava Vesalio, ch'egli è l'opera più perfetta del Summus rerum opifex, anche quando deve seguire la sua ragione negli spazi di un universo senza ormeggi" (da Binet 1980, p. 29). Poiché il corpo sul tavolo della dissezione ormai non ...
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La nozione di comprensione (Verstehen) risale alla tradizione dello storicismo tedesco. In misura non trascurabile, essa è stata utilizzata anche dalla filosofia ermeneutica, che riprendeva, oltre ai temi [...] epistemica naturale con cui correntemente e, spesso, inconsciamente attribuiamo credenze, desideri e percezioni; essa è anzi "la ragione per cui si attribuiscono enunciati di contenuto" (Quine 1992, p. 68), in altre parole enunciati di atteggiamento ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] goffi e stravaganti, il L. si difese in un libretto pubblicato anonimo a Torino nel 1723, Degli elogi funerali. Ragionamento ai letterati della città di Torino, in risposta ad una novella critica intitolata I difetti dell'artefice maestri dell'arte ...
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conoscenza
Stefano De Luca
Esperienza e ragione per ottenere un sapere certo
Esiste una conoscenza valida? E se sì, entro quali limiti? E come giungiamo a essa? A queste domande ha sempre cercato di [...] della natura ‒ appaiono certi. Ma come si è giunti a tali risultati? Seguendo la strada dell'esperienza o quella della ragione? In un certo senso, Galilei, il padre della scienza moderna, le seguì entrambe. Il suo metodo si basava infatti sulle ...
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Astronomia
Parte dell’astronomia teorica che si occupa di questioni riguardanti la struttura e l’evoluzione del cosmo, tentando, in particolare, di risalirne alle origini. Nell’evoluzione storica della [...] infinitamente esteso e uniformemente popolato di stelle la forza gravitazionale fosse ovunque nulla, per ragioni di simmetria. L’errore nel ragionamento di Newton stava nello scegliere il riferimento nel quale calcolare la forza, come coincidente ...
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Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne una (in qualche caso anche più di una), ritenendola migliore, più adatta [...] essere esplicitamente riconosciuto. Tra il 1880 e il 1890 G. Cantor aveva fatto uso in alcune dimostrazioni di un ragionamento che equivale logicamente all’assioma di scelta. Nel 1890 G. Peano incidentalmente diede una formulazione di questo assioma ...
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Filosofo greco (n. Abdera tra il 484 e il 481 a. C. - m. fine sec. 5º), il maggiore rappresentante dell'antica sofistica greca. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V secolo. [...] le cose (v. oltre); e giacché queste parole sono pure citate come inizianti i Καταβάλλοντες (sottinteso λόγοι, cioè «Ragionamenti demolitori, stroncatori»), è lecito supporre che i due titoli si riferissero a un'unica opera. Secondo alcuni studiosi ...
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utilitarismo
Paolo Casini
L’utile come principio sovrano
L’idea che il bene si identifichi con l’utile si trova già nella filosofia greca, in particolare nella dottrina epicurea; tuttavia l’utilitarismo [...] italiano Cesare Beccaria, il quale nello scritto Dei delitti e delle pene, pubblicato nel 1764, svolgendo un ragionamento in senso tipicamente utilitaristico aveva sostenuto l’abolizione della pena di morte in base al principio della «massima ...
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Filosofo (Dysert, Irlanda, 1685 - Oxford 1753). Studiò a Dublino presso il Trinity College, dove fu anche lettore (dal 1707 al 1724), insegnando di volta in volta greco, ebraico e teologia. Ministro della [...] dialogo Alciphron or The minute philosopher (1732) in cui B. difendeva il teismo delineando l'apporto che il ragionamento analogico poteva offrire ad una dimostrazione dell'esistenza di Dio. Dotato di notevoli conoscenze matematiche, B. sottoponeva ...
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ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...
ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d’amore (Leopardi);...