I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] e slavi poi. Tale varietà si è sviluppata nell’ambito delle interazioni linguistiche tra gruppi dilavoratori immigrati tra i quali quelli di provenienza italiana svolgevano un ruolo egemone (cfr. Berruto, Moretti & Schmid 1990 e Schmid 1994 ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] del romanzo del Boccaccio. Mentre Angelo Monteverdi ha ritenuto di poter capovolgere il rapporto (Un libro d'Ovidio e un passo del Filocolo, considerazione dei fattori geografici e ambientali.
Nel suo lavoro così vasto e puntuale il C. ebbe una ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] vita accademica.
Sul versante glottologico, inaugurato dal lavoro sviluppato nella tesi di laurea, sono da collocare la Grammatik der , Caserta 1928) che comprende uno studio di carattere filologico sul rapporto tra la prima e la seconda stesura ...
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BOSCO, Umberto
Eugenio Ragni
Nacque a Catanzaro il 2 ottobre 1900, da Carmelo, avvocato dello Stato, e da Ambrosina Provenzano. Compiuti nella città natale gli studi secondari e il liceo, dove ebbe [...] o evidenziandone alcuni aspetti sottesi o inediti, rapportati, spesso per la prima volta, al tempo a nascondere – furono portate di là della linea gotica»; privato della cattedra milanese e del lavoro enciclopedico, lo studioso, «oltre naturalmente ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] (➔ toponimi), come nel caso di Pistoia. Anche il rapporto tra un etnico e un cognome può essere più complicato di quanto appaia: per es., più sono opachi. Mentre il lavoro interpretativo si avvale di un metodo scientifico di analisi, che opera sulla ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] degli anni Novanta. Regole, invenzioni, gioco, a cura di E. Banfi & A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, pp. 45-58.
Tempesta, Immacolata (2006), Linguaggio dei giovani o lingua giovane? Quale rapporto fra l’italiano dei giovani e il repertorio, in ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] quale hanno contribuito e Manzoni e Verga e Pirandello, e a cui lavorano più o meno inconsapevolmente giornalisti e padri di famiglia e uomini della strada: la creazione di una lingua italiana di tutti i giorni (Paolo Milano, in Rossi 2006: 545-547 ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] una definizione dei concetti di tempo e temporalità in quanto tali; inoltre, complesso è il rapporto tra tempo reale e tempo :
(7) dopo che lei fu partita […], mi buttai sul lavoro redazionale (Italo Calvino, Racconti, Torino, Einaudi, 1973)
Nella ➔ ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] caratteristiche, variabili in rapporto alle caratteristiche dei parlanti e al grado di accuratezza nel parlare, sono: il rafforzamento di -b- e lett. «polpo»), sapunaro «persona che fa lavori approssimativi» (lett. «robivecchi»), schiattare «soffrire ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] fra il lavoro dell’inconscio e quello poetico] risiede senz’altro nella messa in rapporto dei fenomeni di similarità, » 6 aprile 1970, cit. in Dardano 19862: 318)
(b) in apertura di periodo (come nell’es. 12), nel qual caso può anche essere chiusa da ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: un r. esatto della situazione commerciale;...