Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] finalità proprie e quindi una rilevanza morale, non appare però molto convincente. È evidente che anche gli esseri non razionali possiedono impulsi e finalità che sono loro propri e non vi è motivo di considerare moralmente rilevanti solo le frnalità ...
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framing effect
Matteo Pignatti
Effetto, sulle scelte degli individui, del modo in cui le alternative sono presentate loro, o incorniciate (detto anche 'di incorniciamento', traduzione del termine inglese [...] al filone di ricerca che va sotto il nome di economia comportamentale (➔), comprendente modelli alternativi a quello della razionalità degli agenti. Mentre gli esperimenti in economia tendono a sottolineare la generalità di una situazione e il ruolo ...
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Economista (n. Alvito 1936). Laureatosi in economia a Roma (1960), ha conseguito la specializzazione in macroeconomia e in teoria dello sviluppo economico e monetario al Massachusetts institute of technology. [...] governatore della Banca d'Italia, carica che ha ricoperto fino alle dimissioni, presentate nel dicembre 2005. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Razionalità economica e solidarietà (1996) e Quale società civile per l'Italia di domani? (2000). ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] sono proprie. Ciò non toglie che la sua teoria si sorregga su una ben precisa concezione sia dell'e. sia della razionalità pratica. La vita morale in quanto tale va caratterizzata per Rawls secondo una prospettiva deontologica, nel senso che essa ha ...
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PROVVIDENZA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Enrico ROSA
Le concezioni filosofiche. - Il concetto di provvidenza (gr. πρόνοια, lat. providentia) nasce propriamente nello stoicismo classico, che lo [...] il motivo del diretto intervento di Dio nel corso delle cose. Di qui il contrasto fra l'idea della preordinata razionalità del disegno divino e quella della libera azione di Dio a vantaggio del mondo, che la teologia cristiana medievale cerca ...
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Imprenditori
Alberto Martinelli
Premessa
L'imprenditore è il capo dell'impresa, titolare esclusivo del diritto di svolgere l'attività economica per la produzione di beni e servizi per il mercato. L'imprenditore [...] di mercato orientata al profitto e che i suoi tratti distintivi fondamentali sono la capacità di innovare, il calcolo razionale di costi e benefici, la propensione al rischio, la capacità di prendere le decisioni strategiche nella vita dell'impresa ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] alla peculiarità dello "spirito di un popolo". In questo senso è possibile ravvisare in essa l'attuarsi di un disegno razionale di progressiva realizzazione della libertà dal mondo orientale, dove uno solo è libero, a quello greco dove si realizza la ...
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Impresa
Claudio Sardoni
Gianfranco Dioguardi
Marcello Morelli
(XVIII, p. 936; App. II, ii, p. 12)
Gli aspetti riguardanti il funzionamento delle i. sono molteplici e variegati, in accordo con le particolari [...] cui ha fatto ricorso la teoria comportamentista, svolge un ruolo importante nel dibattito recente sull'impresa. Il concetto di razionalità limitata (bounded rationality) è stato introdotto da H. Simon (1955, 1957 e 1959), il quale critica il concetto ...
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Processo che conduce le società meno evolute al conseguimento dei tratti fondamentali della società moderna, il cui grado e i cui contenuti di modernità possono essere di volta in volta variamente definiti. [...] passaggio da società di tipo primitivo, nel senso della tradizionalità, a società di tipo moderno nel senso della razionalità. Nella sfera sociale, prevede in particolare il passaggio da un modello di stratificazione sociale basato su legami rigidi ...
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Artista e teorico dell'arte (Praga 1900 - ivi 1951), figura centrale dell'avanguardia ceca. In contatto con gli esponenti più vivaci della cultura europea (F. T. Marinetti, Le Corbusier, H. Meyer), attento [...] sulla netta separazione del fare poetico da ogni funzione utilitaria, propugnò un'arte che dialetticamente fondesse lirismo e razionalità. Aderì al surrealismo (1934-47) con saggi tesi a sottolineare il carattere rivoluzionario delle pulsioni e con ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...