Scrittore afroamericano (Natchez 1908 - Parigi 1960). Dopo i lavori d'esordio, in cui descrisse con realismo razzismo ed emarginazione (Uncle Tom's children, 1938, trad. it. 1971; Native son,1940, trad. [...] circoli letterari d'ispirazione radicale. Ai fortunati racconti di Uncle Tom's children, basati su una realistica visione del razzismo bianco, seguì il romanzo Native son, tra i più alti esempi della letteratura di protesta, incentrato sulla figura ...
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Ecclesiastico italiano (Villaverla, Vicenza, 1872 - Firenze 1961); sacerdote nel 1894, vescovo di Padova (1923) e poi arcivescovo di Firenze (dal 1931); creato cardinale nel 1933. Sostenne in momenti difficili [...] l'Azione Cattolica, prendendo poi posizione contro il razzismo; nel 1943-45, durante la seconda guerra mondiale, esercitò intensa attività per risparmiare devastazioni e rappresaglie a Firenze. ...
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Biologo (Brno 1882 - Fredericksburg, Virginia, 1952); prof. di biologia al ginnasio tedesco di Brno, emigrò negli USA (1939), e divenne prof. al Mary Washington College dell'univ. della Virginia; autore [...] della migliore biografia di G. Mendel (1924) e di opere contro il razzismo hitleriano. Fondò un museo di Mendel al Mary Washington College. ...
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Coates, Ta-Nehisi. – Giornalista e scrittore statunitense (n. Baltimora 1975). Collaboratore di testate giornalistiche quali il Washington City Paper, Time, The New York Times Magazine e The Washington [...] Post, dal 2008 corrispondente nazionale di The Atlantic, è autore di saggi sul razzismo e sulla gestione politica delle differenze etniche tra i quali si citano qui Asphalt Sketches (1990), The beautiful struggle: a father, two sons, and an unlikely ...
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De Klerk, Frederik Willem
Politico sudafricano (n. Johannesburg 1936). Parlamentare del National party dal 1972, fu più volte ministro (1978-89). Capo del partito, divenne presidente della Repubblica [...] (1989) dopo le dimissioni di P.W. Botha. Diede una svolta allo smantellamento del razzismo sudafricano scarcerando N.R. Mandela (1990), abrogando le leggi dell’ e aprendo il negoziato coi neri per dare al Paese una costituzione democratica. Premio ...
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Esegeta (Breslavia 1888 - Tubinga 1948); figlio di Rudolf, fu prof. di Nuovo Testamento nelle univ. di Kiel, Lipsia e Tubinga. Si occupò principalmente di rapporti tra giudaismo e cristianesimo delle origini. [...] Fu molto discussa la sua valutazione accentuatamente polemica del giudaismo, tuttavia non assimilabile al razzismo del partito nazionalsocialista (a cui aderì). Il suo nome rimane legato soprattutto al fondamentale Theologisches Wörterbuch zum Neuen ...
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Gilbert & George. - Nome d'arte di Gilbert Proesch (n. San Martino, Bolzano, 1943) e George Passmore (n. Devon 1942), artisti concettuali britannici. Sodalizio artistico e privato nato nel 1967, G. [...] G. hanno elaborato una concezione dell'arte sempre più provocatoria e di denuncia sociale, affrontando temi quali sesso, violenza, razzismo (serie Living sculptures "sculture viventi", dal 1969). Nel 2007 la Tate Modern di Londra ha ospitato la loro ...
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Artista concettuale tedesco (n. Colonia 1936). Da installazioni che sperimentano interrelazioni ed equivalenze di sistemi fisici e ambientali (Cubi di condensazione, 1963-65; Cubo d'erba, 1967) è passato [...] di sistemi socio-politici e delle loro connessioni con il sistema dell'arte. Mecenatismo, sponsorizzazione, censura, razzismo sono le tematiche che ha affrontato nelle sue installazioni e nei suoi progetti, che utilizzano diagrammi, fotografie ...
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xenofobia
Margherita Zizi
La paura dello straniero
La xenofobia, cioè la «paura dello straniero», si manifesta attraverso comportamenti di rifiuto e si presenta, con accentuazioni diverse, in tutte [...] un nemico e una minaccia. La xenofobia, in quanto affermazione esasperata della propria superiorità culturale, sconfina spesso nel razzismo
Perché lo straniero fa paura
La xenofobia è un sentimento assai diffuso, più o meno forte a seconda delle ...
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Uomo politico tedesco (Reval, Estonia, 1893 - Norimberga 1946). Studiò architettura al politecnico di Riga. Recatosi (1919) in Germania, aderì al partito nazionalsocialista; redattore-capo del Völkischer [...] più acceso e intransigente dell'antisemitismo, dell'anticattolicesimo e dell'antibolscevismo, elaborando una sua teoria del razzismo nordico. Deputato al Reichstag (1930), direttore dei Nationalsozialistische Monatshefte (dal 1930), capo dell'ufficio ...
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razzismo
s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando,...
razzismo immobiliare loc. s.le m. 1. Il rifiuto di dare in affitto stanze, appartamenti, o case a persone a causa di sentimenti razzisti. 2. La discriminazione degli economicamente svantaggiati causata dal prezzo alto delle pigioni o delle case...