RediRoma
Manlio Pastore Stocchi
Accogliendo dalla storiografia romana relativa al periodo delle origini la tradizione secondo cui la città fu dapprima retta a monarchia e governata per circa un secolo [...] , sebbene citasse Livio, avesse soprattutto presente un luogo virgiliano (Aen. VI 777-818) dove, in una rassegna dei rediRoma, Servio Tullio è parimenti omesso. Anche Virgilio, infatti, dopo Anco registra " Tarquinios reges " (v. 817), fra i quali ...
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(lat. Romulus) Mitico fondatore diRoma, eroe eponimo della città. La leggenda di R., che si confonde in larga parte con quella delle origini diRoma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità [...] d’Alicarnasso, Plutarco) è quella secondo cui Numitore, redi Alba Longa, aveva un fratello, Amulio, che ne usurpò il trono e ne costrinse la figlia Rea Silvia a farsi vestale. Questa fu da Marte resa madre di due gemelli, R. e Remo; Amulio, dopo ...
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RediRoma (sec. 6º a. C.), sesto nella successione. Secondo una tradizione, figlio di Ocrisia, nobile latina divenuta schiava di Tanaquilla, moglie di Tarquinio Prisco, fu da questo elevato dall'originale [...] C.), morì tragicamente, ucciso dal genero Lucio Tarquinio (il futuro re Tarquinio il Superbo), che agì d'accordo con la consorte Tullia, antica attribuiva a S. T. una costituzione diRoma (costituzione serviana), nella quale patrizî e plebei ...
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Secondo rediRoma dal 715 al 673 a. C., succeduto a Romolo per designazione del senato dopo un anno d'interregno; figlio del sabino Pompone e marito di Tazia, figlia di Tito Tazio. Avrebbe avuto come [...] la ninfa Egeria. La tradizione gli attribuisce la maggior parte delle istituzioni religiose diRoma, che in realtà sono analoghe fondamentalmente a quelle di altre popolazioni latine e italiche; avrebbe anche fissato le norme del diritto sacro ...
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Terzo rediRoma (673-642 a. C.); avrebbe ripreso la politica guerriera di Romolo: venne a conflitto con gli Albani, comandati prima da Cluilio, che morì alle fosse Cluilie, e poi da Mezio Fufezio; la [...] guerra si risolse a vantaggio dei Romani, con il duello degli Orazî e Curiazî. Per sospetto di tradimento nei confronti degli Etruschi, T. O. fece giustiziare Mezio e distruggere Alba, accogliendone la popolazione sul Celio e le famiglie nobili nel ...
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Quarto rediRoma (dal 640 al 616 a. C. secondo la tradizione). Nipote di Numa, anch'egli avrebbe restaurato la religione; conquistate molte città latine, ne avrebbe trasferita la popolazione a Roma, dando [...] così origine alla plebe romana. Conquistato il territorio fino alle foci del Tevere, avrebbe fondato Ostia. Erano a lui attribuite le fortificazioni del Gianicolo, la costruzione del ponte Sublicio e del ...
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Ultimo rediRoma (dal 534 al 509 a. C.); figlio o nipote di Tarquinio Prisco, sarebbe salito al regno alla morte di Servio Tullio. Stando alla tradizione antica, perseguitò i senatori e oppresse il popolo; [...] affermò tuttavia la supremazia diRoma sul Lazio, mantenne il primato sugli Etruschi e sugli Equi, abbellì Roma (tra l'altro, portando a termine la costruzione del tempio di Giove Capitolino). Fu cacciato in seguito all'offesa arrecata dal figlio ...
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Quinto rediRoma (dal 616 al 578 a. C.). Succeduto al re Anco, ebbe un ruolo importante nelle lotte contro Latini, Etruschi e Sabini; attuò riforme e realizzò interventi urbanistici all'interno della [...] nato a Tarquinia, figlio di Damarato di Corinto e di una donna etrusca; con la moglie Tanaquilla si sarebbe quindi trasferito a Roma, cambiando il suo nome originario, Lucumone, in quello di Lucio Tarquinio. Divenuto caro al re Anco, alla sua morte ...
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Secondo la tradizione, contribuì all'espulsione del rediRoma Tarquinio il Superbo, e fu console nel primo anno della repubblica (509 a. C.); dedicò a Giove Capitolino il tempio che lo stesso Tarquinio [...] aveva fatto erigere ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...