Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] in versi, composto tra l’altro da una tragedia (Il Re Torrismondo), da un poema didascalico in endecasillabi sciolti (Il mondo fortuna del Tasso fu immediata (ancora vivente fu tradotto in latino, in vari dialetti e nelle maggiori lingue europee), ma, ...
Leggi Tutto
L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] per [k] e [t] nell’italiano fatto rispetto al latino factum o nella pronuncia settentrionale [ˈtɛnːiko] della parola [ˈzdeɲːo] sdegno, [ˈzgombro] sgombro, [zveˈlaːre] svelare.
Quelli appena citati sono casi di assimilazione anticipatoria parziale ...
Leggi Tutto
DE BALMES, Abramo
Raffaella Zaccaria
Scarse e frammentarie le notizie sulla vita e sulla famiglia. Del D. sappiamo che nacque forse nel 1440; sicura è invece la località, Lecce, come egli stesso ricorda [...] Napoli in medicina ed era stato medico alla corte di Ferdinando I re di Napoli tra il 1463 e il 1488.
Nel 1510, quando . Al D. è attribuita anche una traduzione dall'arabo in latino del libro di Galeno De plantis.
Fonti e Bibl.: Alcune limitate ...
Leggi Tutto
Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] ma si raddoppia in un suono sordo geminato [tːs] quando deriva dal latino -cti- o -pti- (come in actionem): [aˈtːsjone] o fricativa: stupido [ˈʃtupido], sbatto [ˈʒbatːo], svitare [ʒviˈtaːre]; nel Salento la palatalizzazione vale solo per la /s/ (non ...
Leggi Tutto
Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] famiglia, in Opere volgari, cit., 3 voll., vol. 1°, pp. 3-341.
Alberti, Leon Battista (1966), De re aedificatoria. L’architettura. Testo latino e traduzione a cura di G. Orlandi; introduzione e note di P. Portoghesi, Milano, Il Polifilo.
Alberti ...
Leggi Tutto
Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] condizionale). È il risultato della ➔ grammaticalizzazione dell’infinito latino in combinazione con il perfetto habui > lat. -remmo, -reste, -rebbero) per le tre coniugazioni (-a-re, -e-re, -i-re), mentre la vocale tematica è diversa: -e- per la ...
Leggi Tutto
Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] Emanuele una strada aperta nel 1871, così detta in onore del re d’Italia; dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 fu imposto nome comune indicante un «passaggio» (la voce deriva dal latino vadum) sull’Adige. A Milano esiste la via Scaldasole (Corso ...
Leggi Tutto
Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] i, tutti maschili (letto → letti) e continua la seconda declinazione latina in -o- (nomi per lo più maschili).
Per la sua D’Achille 2003: 102-103). Originariamente composto da nomi monosillabici (re, gru, dì) e da quelli divenuti ossitoni per apocope ...
Leggi Tutto
L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] scritto delle lingue parlate (volgari) al posto del latino nel medioevo dipese sia da fattori identitari ed lingua francese per tutti gli atti pubblici; i decreti con cui i re spagnoli proibirono l’uso dell’arabo in Spagna e delle lingue indigene ...
Leggi Tutto
Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] ːi], scoglio [ˈskɔʎːo].
Quest’ultimo suono, non presente in latino, è reso nella ➔ grafia italiana con il trigramma ‹gli›. Tale : a lei [a ˈlːɛːi], a lungo andare [a ˈlːuŋgo anˈdaːre], a lume di candela [a ˈlːuːme di kanˈdeːla], e gli ho detto ...
Leggi Tutto
re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...