Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] una strada aperta nel 1871, così detta in onore del re d’Italia; dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 fu ’arabo qaṣr a sua volta da castrum), o teatri come in piazza dei Satiri a Roma. Quest’ultimo odonimo richiede una chiosa: in origine il ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] plurale in -ī, hanno sviluppato una forma di plurale in -a sul modello dei neutri: dito → diti < lat. di(gi)tus → di(gi) Achille 2003: 102-103). Originariamente composto da nomi monosillabici (re, gru, dì) e da quelli divenuti ossitoni per apocope ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] : a lei [a ˈlːɛːi], a lungo andare [a ˈlːuŋgo anˈdaːre], a lume di candela [a ˈlːuːme di kanˈdeːla], e gli ho detto faˈmilːja]. Quest’ultima produzione, seppure breve, è tipica dei dialetti emiliani in cui l’opposizione breve ~ lunga viene annullata: ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] e ne coinvolge anche la forma. Per es., al pari dei verbi intransitivi con ausiliare essere, i passivi tollerano facilmente il soggetto significativo è:
(8) Molti baroni caporali del re Manfredi rimasono presi: intra gli altri furono presi ...
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Il palindromo è una sequenza di lettere o di sillabe che possa essere letta anche in senso retrogrado dando come esito o la sequenza di partenza o un’altra sequenza pure dotata di senso. Al principio della [...] prestino al gioco.
Per allargare il campo dei palindromi e dei bifronti, reso angusto dalla prevalenza di termini in modo centripeto, aggiungendo sequenze palindrome attorno al suo ombelico: amo Re e Roma; amo Rai a Roma; amori di Roma; amorale è ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] ire. La vocale che precede l’affisso flessivo dell’infinito -re è detta vocale tematica, in quanto caratterizza molte forme di plurale; ➔ paradigmi).
Dal punto di vista della posizione dei morfemi nella parola, i morfemi flessivi sono più esterni ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] i Does It Offend You, Yeah? You have no idea what you’re getting yourself into, ma se avete il fegato per scoprirlo, l’ ’uso delle maiuscole per gli etnici anche in funzione aggettivale, o dei mesi dell’anno nelle date.
È presto per dire se questi ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] toscana allestita come dono del Magnifico per il figlio del re di Napoli nel 1476-1477. L’epistola prefatoria, scritta dal riduzione, accanto a quello originario prieghi, brieve), del plurale dei femminili in -e (il tipo innovativo le nave accanto al ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] (ad es., ero per [= «stavo per, volevo»] scartare il re di fiori); tornare + infinito, dal valore iterativo (ad es., torno più permeabili all’➔interferenza.
Soltanto una parte dei regionalismi citati è inoltre da ritenersi effettivamente diffusa ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] a partire da temi del presente: lavora(re) → lavorazione, puli(re) → pulitore; sono però frequenti anche fondamentali:
(5) a. molti dialetti tendono a sparire
b. la sparizione dei dialetti
I nomi d’azione possono essere parafrasati «l’atto di V». ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...