Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] [pː]iano, farà [tː]utto, mangerò [tː]utto, va [fː]orte, re [lː]atino, tre [kː]ani;
(b) dopo una serie di morfemi monosillabici a confine di parola, sono inoltre testimoniate anche da scrittori latini e dagli stessi grammatici: ad es., cu [nː]obis ...
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scrittura
Domenico Russo
La trasmissione delle conoscenze
Il termine scrittura indica i sistemi di tracce grafiche convenzionali dotate di significati che gli uomini hanno adoperato per registrare e [...] è un’iscrizione sul sarcofago di Ahiram, uno dei re di Biblo, antica città fenicia vicina alla capitale del Libano stesso periodo esso fu ripreso, forse attraverso gli Etruschi, dai Latini.
Da scritture italiche derivò a sua volta l’alfabeto runico ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] fino a un secolo fa: [kanˈdira] «candela», [ˈpyres] «pulce»;
(e) esiti [ʧ] e [ʤ] dei nessi latini -ct- e -cl- intervocalici: [nɔʧ] «notte», [oˈrɛʤa] «orecchio» (tratto anche bergamasco);
(f) plurale adesinenziale dei sost. femm. in -a: dòn, züch, pl ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] libri, compiuta nel 1520-1521, edita da Ghinassi (1968), sulla base dei due testimoni, i Vaticani latini 8205 (C) e 8206 (D). Scompare la dedica al re di Francia, cosicché i due libri della prima redazione confluiscono in uno solo; il II libro sulle ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] » al «re dal quale dependevano alla fine le deliberazione», da «questi caperozzoli di fuora» a «questi tirannelli di fuora» (Fubini 1948: 175-176; cfr. Guicciardini 1932; Cutinelli-Rendina 2009: 269-274). L’autore elimina inoltre i latinismi del ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] un'opera della levatura, per esempio, dei De re diplomatica libri di J. Mabillon (1709), ma ricordare almeno la Vita d'Aldo Pio Manuzio restauratore delle lettere greche e latine (Venezia 1759) e la Vita di Pietro Perna stampatore e libraio (Lucca ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] è la realizzazione di /v/ nelle parlate venete (ad es. [troˈʋaːre] trovare) e di /w/ in Emilia (ad es. [ˈaʋto] auto). per rendere conto delle novità presenti nei volgari rispetto al latino (cfr. la proposta nel Polito, 1525, in Maraschio 1993 ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] (amat > ama, fac > fa’, rex > re, ecc.);
(d) la nascita di consonanti affricate a partire da lingue romanze l’italiano è forse la lingua più conservativa e vicina al latino (➔ lingue romanze e italiano). Ciò è dovuto al fatto che l’italiano ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] freni e chi selle: il tremuoto [= frastuono] era grande. Il re s’ adira forte del partire di Tristano, e raunò ’ baroni e rivolgo] che m’ha penitenziato [= ha confessato] (Brunetto Latini, Tesoretto, da Squartini 2010a: 514)
A proposito degli ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] o come INRI (Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum «Gesù Nazareno re dei Giudei»).
Le sigle usate per sfruttare al meglio lo gli anni prima o dopo Cristo (a.C., d.C.); sigle di parole latine come NB (nota bene), PS (post scriptum), a.m. (ante meridiem) ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...