Ultimo re di Lidia di stirpe eraclide, detto dai Greci anche Mirsilo o Sadiatte. Fu detronizzato da Gige, il primo dei Mermnadi (metà 7º sec. a. C.). Secondo il racconto di Erodoto, C. avrebbe fatto nascondere [...] Gige nella sua stanza da letto perché ammirasse, senza veli, la bellezza di sua moglie; questa, venuta a saperlo e sdegnatasi, obbligò Gige ad uccidere C. e a succedergli nel trono. Il mito fu ripreso ...
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Figlio (1274-1319) di Erik V, succedette nel 1286 al padre. Fece prigioniero l'arcivescovo di Lund, Jens Grand, attirando su di sé la scomunica di Bonifacio VIII, cui però nel 1303 si sottomise. Mirò a [...] di Valdemaro II, conquistò Rostock (1312) e divenne signore di Lubecca e delle terre a nord dell'Elba. Intervenuto anche nelle discordie interne fra il re Birger e il duca Erik di Svezia, lasciò alla sua morte il paese in gravi condizioni economiche. ...
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Ultimo re di Lidia (560-546 a. C.), figlio di Aliatte, continuò le direttrici espansionistiche del padre, completando la conquista della Ionia. Il suo atteggiamento verso il mondo e la cultura greca fu [...] estremamente aperto: i maggiori santuarî greci (Efeso, Delfi) ricevettero suoi donativi e le città ioniche godettero di una certa libertà amministrativa e commerciale. La sua figura si accompagnò presso ...
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Terzo re di Roma (673-642 a. C.); avrebbe ripreso la politica guerriera di Romolo: venne a conflitto con gli Albani, comandati prima da Cluilio, che morì alle fosse Cluilie, e poi da Mezio Fufezio; la [...] guerra si risolse a vantaggio dei Romani, con il duello degli Orazî e Curiazî. Per sospetto di tradimento nei confronti degli Etruschi, T. O. fece giustiziare Mezio e distruggere Alba, accogliendone la ...
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Ultimo re di Roma (dal 534 al 509 a. C.); figlio o nipote di Tarquinio Prisco, sarebbe salito al regno alla morte di Servio Tullio. Stando alla tradizione antica, perseguitò i senatori e oppresse il popolo; [...] affermò tuttavia la supremazia di Roma sul Lazio, mantenne il primato sugli Etruschi e sugli Equi, abbellì Roma (tra l'altro, portando a termine la costruzione del tempio di Giove Capitolino). Fu cacciato ...
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Secondo re di Roma dal 715 al 673 a. C., succeduto a Romolo per designazione del senato dopo un anno d'interregno; figlio del sabino Pompone e marito di Tazia, figlia di Tito Tazio. Avrebbe avuto come [...] maestro Pitagora (in realtà di molto posteriore) e come consigliera la ninfa Egeria. La tradizione gli attribuisce la maggior parte delle istituzioni religiose di Roma, che in realtà sono analoghe fondamentalmente ...
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Re dell'Assiria (680-669 a. C.), figlio e successore di Sennacherib. Il regno di A. segnò il raggiungimento della massima estensione territoriale dell'impero assiro, che, sicuro in Siria e Palestina, contenne [...] con successo l'offensiva delle popolazioni dell'altopiano iranico e riuscì a riprendere l'iniziativa contro l'Egitto con la conquista di Menfi ...
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Nome della dinastia dei re di Macedonia, così denominata da Argeo, che fu propriamente il secondo a regnare su quella regione (652-621 a. C.). Secondo la tradizione riferita da Erodoto, ma avversata dalla [...] maggior parte dei critici, gli Argeadi sarebbero stati originarî di Argo e discendenti dell'Eraclide Temeno. Tale dinastia, pur con qualche lotta ed usurpazione tra i membri della stessa dinastia, regnò ...
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Moneta coniata dai re di Francia nella zecca di Parigi.
Il sistema di monetazione p. si costituì durante il regno di Filippo I (1060-1108) quando le nuove norme stabilite per la zecca di Parigi furono [...] estese a talune zecche del dominio reale; il sistema si divise a lungo il mercato monetario francese con quello tornese. Essendo il rapporto tra le due monetazioni di 4 a 5 (12 denari p. valevano 15 denari ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...