La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] stimare il numero dei punti critici di un funzionale I : E → ℝ, dove E è uno spazio di Banach reale, con particolare interesse al caso in alle derivate parziali e sulla teoria delle funzioni di più variabili complesse.
David Bryant Mumford, USA (Gran ...
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La grande scienza. Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Enrico Arbarello
Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Nel trattato Le coniche, Apollonio di Perge (262-180 a.C. circa) [...] le nozioni geometriche in nozioni algebriche. Dunque, per esempio, una curva algebrica piana C non è altro che l'insieme degli zeri di un polinomio P(x,y) di due variabilireali x e y:
[1] C={(x,y)∈ℝ2:P(x,y)=0}.
Si dice che C ha grado d, se d è ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le origini dell'analisi funzionale
Angus E. Taylor
Le origini dell'analisi funzionale
L'analisi funzionale acquista una precisa identità nel [...] aij, e i sistemi infiniti divariabili numeriche x1,x2,…,y1,y2,… tali che le serie infinite
[7] ∣x1∣2+∣x2∣2+…, ∣y1∣2+∣y2∣2+…
fossero convergenti. Hilbert dedicò grande attenzione al caso in cui tutti i numeri sono reali, ma si occupò anche del ...
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La grande scienza. Calcolo delle variazioni
Gianni Dal Maso
Calcolo delle variazioni
Un problema di grande importanza nella matematica pura e applicata è la ricerca dei valori massimi o minimi di grandezze [...] o, più in generale, da un numero finito divariabilireali, e possono essere risolti utilizzando i metodi di base del calcolo differenziale.
Più interessanti sono i problemi di massimo o di minimo per grandezze che dipendono da enti matematici che ...
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Analisi matematica
Jean A. Dieudonné
Alcune delle idee fondamentali che sono alla base del calcolo risalgono ai Greci, ma il loro sviluppo sistematico iniziò soltanto nel XVII secolo. Alla fine di quel [...]
Contrariamente al trattamento classico, nelle concezioni attuali le funzioni realidi una variabilereale non costituiscono più un capitolo speciale e introduttivo, ma intervengono solo di tanto in tanto svolgendo un ruolo puramente strumentale. Per ...
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velocita
velocità [Der. del lat. velocitas -atis, da velox -ocis "veloce"] [LSF] Nell'accezione più generale, con rifer. a una grandezza variabile o a un fenomeno, il termine indica un elemento atto [...] la rapidità con la quale la grandezza varia al variare della variabile da cui dipende, o la rapidità con cui il fenomeno [ASF] V. peculiare, o reale, di un astro: la v. di un astro rispetto a un sistema di riferimento invariabile, avente origine nel ...
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Maxwell James Clerk
Maxwell 〈mèksuël〉 James Clerk [STF] (Edimburgo 1831 - Cambridge 1879) Prof. di filosofia naturale (cioè di fisica) nel Marishal College di Aberdeen (1856), poi di astronomia nel King's [...] quale sia presente un campo elettrico variabile (da vedersi come componente elettrica di un campo elettromagnetico), oggi da chiamarsi isoterme di van der Waals a partire dalla teoria del campo medio per i gas reali. Precis., se l'equazione di stato ...
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BERTINI, Eugenio
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Nacque a Forlì l'8 nov. 1846 da Vincenzo, tipografo,e da Agata Bezzi. Si iscrisse nel 1863 all'università di Bologna, grazie alla Congregazione di carità di Forlì, con l'intenzione [...] intuitive, un teorema sui punti multipli di una curva variabile in un sistema lineare, teorema che dai Rendic. del Reale Ist. Lomb. di scienze e lettere, LXVI, 11-15, Milano 1933; G. Castelnuovo, B. E., in Rend. d. Accad. dei Lincei, Cl. di Sc. fis. ...
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Laplace Pierre-Simon de
Laplace 〈laplàs〉 (in origine La Place) Pierre-Simon de (questa particella viene quasi sempre fatta cadere) [STF] (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827) Prof. di matematica [...] L.: operazione che fa passare da una data funzione F(t) della variabilereale t, alla funzione f(s) della variabile complessa s, detta trasformata di L. della F(t): v. trasformazioni integrali: VI 303 a. L'operazione e la funzione ora ricordate sono ...
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Fourier Jean-Baptiste-Joseph
Fourier 〈furié〉 Jean-Baptiste-Joseph [STF] (Auxerre 1768 - Parigi 1830) Prof. nella École Normale e nella École Polytechnique di Parigi, membro della Académie des sciences [...] . per lo studio della propagazione dei campi ottici e del trattamento ottico dell'informazione: v. ottica di Fourier. ◆ [OTT] Piano di F.: per una funzione di due variabilireali, f(x₁,x₂), è il piano che ha come coordinate P₁ e P₂, su cui è definita ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...