SIMBOLO (dal gr. συμβάλλω "metto insieme", da cui σύμβ)
Emilio SERVADIO
Gioacchino MANCINI
Nicola TURCHI
Con questo termine s'indica, genericamente, un segno, un'immagine o un oggetto che ne rappresenta [...] specie. Se si considera la loro natura, essi sono realistici (realismo che può toccar la magia), idealistici, razionalistici (quando sono da motivi convenzionali, può avere un valore teologico-filosofico, ma non propriamente religioso. Così non ha ...
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KELLER, Gottfried
Leonello Vincenti
Poeta svizzero, nato a Zurigo il 19 luglio 1819 da famiglia originaria di Glattfelden, morto nella stessa città il 15 luglio 1890. Il padre, un tornitore intraprendente [...] 2ª ed. accr. 1854), che rispecchiano il nuovo pensiero filosofico del poeta (ciclo Sonnwende und Entsagen) e il suo approfondito amore , A. Stifter e altri esponenti del cosiddetto realismo poetico egli rinunzia al dinamismo tendenzioso dello Junges ...
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Demografia e geografia economica. Storia. Bibliografia. Letteratura. Bibliografia. Cinema. Bibliografia
Demografia e geografia economica di Isabelle Dumont. – Stato dell’Europa settentrionale. L’incremento [...] della peste) di Ene Mihkelson è un romanzo filosofico centrato sul trauma delle repressioni sovietiche. Al passato registi si dimostrano quanto mai tesi verso la contaminazione di realismo e finzione, la libertà dello sguardo e una modernità ...
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Città della Francia nordoccidentale, capoluogo del dipartimento di Eure-et-Loire, con 23.630 ab. (1926). È posta sulla riva sinistra dell'Eure, all'estremità del fertile altipiano della Beauce. Le strade [...] de Chartres.
La scuola di Chartres. - Tra le scuole filosofico-teologiche del sec. XII, quella di Chartres occupa una posizione della conoscenza teoretica, e consiste in un accentuato realismo seguito nel problema degli universali. Nella cosmologia ...
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HOBBES, Thomas
Guido Calogero
Filosofo inglese, nato a Westport (Malmesbury) il 5 aprile 1588, morto a Londra il 4 dicembre 1679. Baccalaureus a vent'anni, dovette interrompere per ragioni pratiche [...] sive logica, che ne delinea i presupposti metodologici. La filosofia è per H. dottrina dei corpi e delle leggi causali vichiana, onde si conosce solo ciò che si fa: ché il realismo torna poi subito ad apparire già nel secondo capitolo del De corpore ...
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L'opposizione dei concetti di concreto e astratto (v.) comincia ad apparire tipicamente nel linguaggio filosofico nei secoli XII e XIII, quando, con Gilberto Porretano e con Duns Scoto, essi furono usati [...] la res in re. La scoperta di Kant ha tolto di mezzo il realismo. Se, quindi, il concreto avesse senso soltanto nella sua opposizione con l'astratto Idea, coscienza oggettiva, cioè unica.
Nella filosofia scolastica sî distingue il concreto esistente e ...
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OCCAM (o Ockham), Guglielmo di
Guido Calogero
Pensatore inglese, massimo rappresentante della filosofia del sec. XIV e della crisi terminale a cui in quel periodo andò incontro il pensiero del Medioevo. [...] dividono in due gruppi, comprendenti quelle di carattere propriamente filosofico e quelle di natura politica, i quali nel complesso nei secoli XI e XII e poi vinto dal realismo attenuato degli aristotelici del sec. XIII. Sostanzialmente sinonimo ...
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SOLOV′EV, Vladimir Sergeevič
Leonida Gancikoff
Filosofo russo, figlio del precedente, nato a Mosca il 16 gennaio 1853, morto a Uzkoe, presso Mosca, il 30 luglio 1900. S. univa facoltà dialettiche e [...] chiese) all'estero.
Le posizioni principali della filosofia moderna appaiono alla critica di S. insufficienti non i migliori anni della sua breve vita.
Nell'ordine di questo realismo mistico il problema morale si presenta a S. come una " ...
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Scrittore russo, nato a Leningrado il 27 maggio 1937. Figlio di un architetto, laureato in Ingegneria (1962), B. esordisce in letteratura nel 1959 con alcuni racconti apparsi su rivista. La sua prima raccolta, [...] direttamente come parola dell'autore, con un prevalente realismo fantastico. Quando l'urgenza di comunicare al v pejsaže, 1987, "L'uomo nel paesaggio", un saggio estetico-filosofico condotto con i toni della fiction, una trilogia sul "posto dell ...
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Romanziere nordamericano, premio Nobel 1976 per la letteratura. Il Nobel ha questa volta premiato in B. e nel suo Humboldt's Gift (1976, trad. it. Milano 1977) uno scrittore e un'opera non soltanto di [...] ai metodi sociologici e antropologici caratterizzano il lucido realismo con cui, in polemica con l'apocalittico romanticismo le più riuscite.
Il primo è un romanzo d'impostazione filosofico-sociale, in cui nell'ambito dell'ironico determinismo di B. ...
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realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...
neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...