SALMOUR, Ruggiero Gabaleone
Pierangelo Gentile
conte di. – Nacque a Parigi il 14 gennaio 1806 dal conte Giuseppe e da Luisa Elisabetta di Schull.
Fu l’ultimo esponente di una delle casate più in vista [...] riforme ed il patriziato, in cui la tesi principale era l’evidente difesa dell’aristocrazia dalle accuse di reazionarismo mosse dall’ambiente democratico. Da queste posizioni liberali moderate, fu tra i primi collaboratori del giornale cavouriano Il ...
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Kennedy, John Fitzgerald
Politico, presidente degli Stati Uniti (Brookline, Massachusetts, 1917-Dallas, Texas, 1963). Figlio del senatore Joseph (1888-1969), ricco finanziere di origine irlandese che [...] i guerriglieri vietcong. Nell’America Latina, considerata da K. «la zona più critica del mondo», per fronteggiare sia il reazionarismo dei militari sia il castrismo, K. creò, a Punta del Este, la cosiddetta Alleanza per il progresso (agosto 1961 ...
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Scrittore inglese, nato il 4 dicembre 1795 a Ecclefechan (Dumfriesshire), morto a Londra il 4 febbraio 1881: personalità complessa, internamente agitata e discorde, ma di elementare potenza, tale che nemmeno [...] in parte ad altri le sue idee: in filosofia s'ispirò all'idealismo postkantiano; in sociologia e politica al reazionarismo del Haller; in letteratura all'estetica dei romantici tedeschi. Come poeta non seppe sempre salvarsi dall'enfasi oratoria; e ...
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VITERBO, Michele (Peucezio). – Nacque a Castellana (Bari)
Raffaele De Leo
l’8 ottobre 1890 da Nicola, ufficiale postale, e da Silvia Francavilla.
Primogenito di cinque fratelli e tre sorelle, compì la [...] su un nuovo modello di integrazione, ancorché autoritario, delle classi lavoratrici. Distante dallo squadrismo e dal reazionarismo agrario, Viterbo vide nel sindacalismo corporativo lo strumento attraverso cui l’Italia avrebbe guidato un processo di ...
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Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la madre, donna energica e coraggiosa con [...] confessionale o apologetico, nella piena tradizione del cattolicesimo lombardo e, benché intimamente conservatore, con punte di aperto reazionarismo, non partecipò ad alcun gruppo politico organizzato e fu del tutto immune, per esempio, da quella ...
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Croce e il liberalismo
Marcello Mustè
La teoria liberale di Croce ha sempre sollevato, fin dal primo delinearsi, la giustificata diffidenza dei sostenitori del liberalismo classico, di coloro che guardavano [...] ’ufficio del liberalismo è ormai esaurito», di fronte al duplice attacco del «socialismo o comunismo da una parte» e del «reazionarismo o “fascismo” dall’altra» («La Critica», 1925, 23, p. 125, poi in Cultura e vita morale. Intermezzi polemici, 19553 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] «legge manomessa dall'alto». Nell’aggirare il c.p. e lo Statuto i «vecchi e nuovi arnesi del reazionarismo autoritario» parevano i più «pericolosi nemici delle istituzioni» (G.B. Impallomeni, Responsabilità ministeriale e responsabilità comune a ...
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Croce, Gramsci e il comunismo
Fabio Frosini
Sulla questione del comunismo esiste tra Croce e Antonio Gramsci un intreccio che non si riduce all’esistenza di una comune problematica, sia pure diversamente [...] , pubblicata nella «Critica» del 20 marzo 1925, Croce giudica non «vano o malvagio lo sforzo dell’autoritarismo o reazionarismo, che interviene in certi momenti a salvare la società mercé le dittature e le restrizioni della libertà» («La Critica ...
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Croce e il fascismo
Salvatore Cingari
L’avvento del fascismo e il sostegno di Croce
Dopo una fase giovanile ispirata politicamente anche dalle istanze democratiche e socialiste, con l’acuirsi del conflitto [...] critica al marxismo e al sindacalismo soreliano, di cui enfatizza aspetti antimoderni che avvicinano queste tendenze al reazionarismo, in qualche modo alludendo anche al trapasso mussoliniano. Se il socialismo esprime bisogni concreti – e cioè quelli ...
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CUCCAGNI, Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel 1740 (tale data è ricavata sulla base dell'atto di morte: Jemolo, p. 29) nella diocesi di Città di Castello, probabilmente nella frazione di Selci, da [...] V).
Incapace di staccare ancora la causa della Chiesa da quella dei governi assoluti, il C. fondava tuttavia il suo reazionarismo su basi esclusivamente religiose: "A me poco importa alla fine, che la Francia torni o non torni ad essere una Monarchia ...
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reazionarismo
s. m. [der. di reazionario], non com. – L’atteggiamento di chi è reazionario: una tendenza conservatrice che può degenerare in reazionarismo.
reazionario
reazionàrio agg. e s. m. (f. -a) [der. di reazione, sul modello del fr. réactionnaire, che a sua volta è stato modellato su révolutionnaire]. – Nel linguaggio politico (con senso per lo più polemico), che è incline alla reazione,...