KLAJ, Johann
Giuseppe Zamboni
Poeta tedesco, nato a Meissen nel 1616, morto a Kitzingen nel 1656. Avviato da A. Buchner all'indirizzo opitziano, si recò nel 1644 a Norimberga, ove insieme con G. Ph. [...] , della retorica, delle tinte forti, il K. alterna il linguaggio patetico dei dialoghi e monologhi alla semplicità dei recitativi, varia con virtuosisimo i metri, spesso cadendo però in una verbosità vuota e reboante. I più significativi dei suoi ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il termine grand-opéra si indica comunemente un genere operistico nato in Francia [...] e la zarzuela spagnola) si distingue formalmente dall’opera italiana per la presenza di dialoghi parlati al posto dei recitativi. La forma in voga nell’Ottocento privilegia spesso soggetti fantastici, di gusto romantico, come in La dame blanche (1825 ...
Leggi Tutto
Douglas, Kirk
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Issur Danielovitch Demsky, attore cinematografico statunitense, di origine russa, nato ad Amsterdam (New York) il 9 dicembre 1916. Caratterizzato da [...] ricca di titoli di rilievo, senza mai rinunciare alla possibilità di discutere, alla pari, scelte di regia e aspetti recitativi con grandi autori, quali Billy Wilder e Stanley Kubrick.
I suoi genitori, emigrati ebrei, erano giunti negli Stati Uniti ...
Leggi Tutto
Musicista (Palermo 1660 - Napoli 1725). Compì gli studî musicali a Roma, forse con B. Pasquini. Nel 1685 passò a Napoli, maestro del teatro di Palazzo Reale e, nel 1689, ma solo per pochi mesi, al conservatorio [...] la forma tripartita: Allegro - Adagio - Allegro (e tale forma si dice ancora oggi alla Scarlatti o italiana). I recitativi sono normalmente "secchi" (cioè accompagnati solo dal cembalo), ma nel genere comico si alzano spesso in movimenti d'arioso ...
Leggi Tutto
PLAUTO (Plautus)
Giorgio Pasquali
Il maggiore dei commediografi latini. Della vita di P., se non teniamo conto, com'è doveroso, di vicende evidentemente leggendarie, sappiamo ben poco. Tutte le notizie [...] momenti culminanti dell'azione). Si è spesso parlato di verismo e di naturalismo, sebbene non del tutto con ragione. I versi recitativi di P. s'imprimono subito all'orecchio e alla memoria, tanto sono sonori. Mentre Menandro evita le figure, P. ne ha ...
Leggi Tutto
Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] anche di uno "stile concitato" a mo' del tempo pirrichio dei Greci, rendendovi il tremolo degli archi. Altri madrigali e arie in recitativo, canzonette e madrigali a 2 e a 3 voci apparvero poi sotto varî titoli nel 1632 e, postumi, nel 1651. Il genio ...
Leggi Tutto
. Come termine musicale la parola aria ha due diversi significati fondamentali, entrambi correnti tanto nell'uso antico quanto nel moderno. In primo luogo, in senso figurato somigliante a quello di motivo, [...] quattro e cinque voci, che il Le Roy pubblicava a Parigi nel 1595; le Ayres, monodiche ma senza traccia di stile recitativo, di Jones, Campion, Rosseter, apparse nel 1601 in Inghilterra. La Francia, che verso la lirica musicale fondata sul couplet e ...
Leggi Tutto
SACCHINI, Antonio
Andrea Della Corte
Musicista, nato a Firenze il 14 giugno 1730, morto a Parigi l'8 ottobre 1786. Studiò con F. Durante nel conservatorio napoletano di Loreto. Le maggiori città dell'Italia [...] la vocalità, che non è intieramente a servigio del dramma e della poesia, rivendica ancora una parte importante. I recitativi, nobilissimi e varî nel corso delle frasi, sono sorretti o intercalati da accenti, da ritmi, da frasi strumentali, raramente ...
Leggi Tutto
PONTIFICALE
L. Speciale
Il p. costituisce un compendio di testi e prescrizioni rituali di specifica pertinenza del vescovo.Nella prima edizione completa, realizzata a Magonza intorno alla metà del sec. [...] di varia natura - abbiano trovato spesso collocazione all'interno dei sacramentari. Poteva tuttavia accadere che recitativi e prescrizioni relative a offici particolari fossero trascritti su fascicoli staccati di piccola dimensione detti quaterni o ...
Leggi Tutto
VESTRI, Luigi
Francesca Simoncini
VESTRI, Luigi. – Nacque a Firenze il 23 aprile 1781, da Gaetano, cancelliere del tribunale, e da Apollonia Sordelli. I genitori gli imposero i nomi di Luigi, Andrea, [...] a Milano. Ritornato per breve periodo nella città natale se ne allontanò nuovamente deciso a fare l’attore. Dopo aver recitato a Perugia come semplice generico in una formazione di cui non è tramandato il nome, nell’anno comico 1805-06, venne ...
Leggi Tutto
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.
recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o meno alta, con una certa ricerca di espressività...