GIACOBBI, Girolamo
Francesco Vatielli
Musicista, nato a Bologna nel 1567; a ventidue anni divenne supplente e quindi maestro effettivo della cappella di S. Petronio, ufficio che occupò fino alla morte, [...] convinto delle innovazioni dell'epoca. Infatti fu tra i primi maestri italiani a comporre melodrammi in stile recitativo sull'esempio dei Fiorentini. Musicò diverse pastorali e azioni drammatiche del poeta suo concittadino Rodolfo Campeggi, di ...
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MONODIA
Gastone ROSSI-DORIA
. Composto con le parole greche μόνος "solo" e ᾠδή "canto", questo termine, già corrispondente in proprio ai monologhi frequenti nel teatro classico, oggi designa, presso [...] ulteriori fino ai nostri giorni la monodia s'attiene, tendendo ora allo sviluppo del discorso continuo (nelle varie soluzioni del "recitar cantando"), ora a quello del pezzo chiuso (tipo centrale l'Aria che già a mezzo Seicento avvia l'Arioso - pure ...
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Musicista, nato ad Ascoli sulla fine del '500 e vissuto a Roma nella prima metà del '600 durante il periodo di maggior fioritura del melodramma romano. È noto per aver musicato la Diana schernita, favola [...] barone Gio. Rodolfo di Hohen Rechberg. La Diana schernita è il primo compiuto esempio di opera comica, ancora nello stile recitativo, ma già con interessanti e sviluppate arie in più parti, intramezzate da ritornelli strumentali, e con cori omofoni e ...
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Theron, Charlize
Theron, Charlize. – Attrice sudafricana (n. Benoni, Gauteng, 1975). Di grande bellezza, ha ricoperto spesso ruoli da femme fatale pur non esitando a trasfigurarsi per interpretare donne [...] , o il recente Young adult (2011) di Jason Reitman, è nei ruoli drammatici che esprime tutto il suo talento recitativo. La magistrale interpretazione della prostituta serial killer Aileen Wuornos in Monster (2003) di Patty Jenkins le è valsa nel 2004 ...
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Compositore (governatorato di Tula 1813 - Pietroburgo 1869). Dal 1835 in poi visse a Pietroburgo e divenne, specialmente dopo la Rusalka, il maestro spirituale del Gruppo pietroburghese dei giovani musicisti [...] di A. Puškin) si volse a forme nuove e assai più libere, iniziando quell'evoluzione dell'opera verso il tipo a "recitativo" drammatico che concretò poi nel Convitato di pietra (terminato da C. Cui e N. Rimskij-Korsakov, rappr. Pietroburgo 1872), il ...
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HAYAKAWA, Sesshu
Dario Tomasi
Hayakawa, Sesshū (noto in Occidente come Sessue, propr. Kintarō)
Attore, regista e produttore cinematografico e teatrale giapponese, nato a Nanaura il 10 giugno 1889 e [...] in scienze politiche all'Università di Chicago. Iniziò la sua carriera artistica come attore di teatro in una troupe giapponese. Mentre recitava a San Francisco, fu notato da Thomas H. Ince, che lo fece debuttare, nel 1913, in The hateful God, cui ...
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Drammaturgo irlandese (Dublino 1880 - Torquay 1964). Di formazione socialista, attivo membro per molti anni della Gaelic League. Fu uno degli autori più popolari dell'Abbey Theatre. I suoi drammi, spesso [...] della prima guerra mondiale si riflettono in The silver Tassie (1928), dove i personaggi parlano in una specie di recitativo; un esperimento continuato in Within the gates (1933), vasto quadro del caos della moderna civiltà urbana. Tra i drammi ...
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. Come termine musicale la parola aria ha due diversi significati fondamentali, entrambi correnti tanto nell'uso antico quanto nel moderno. In primo luogo, in senso figurato somigliante a quello di motivo, [...] quattro e cinque voci, che il Le Roy pubblicava a Parigi nel 1595; le Ayres, monodiche ma senza traccia di stile recitativo, di Jones, Campion, Rosseter, apparse nel 1601 in Inghilterra. La Francia, che verso la lirica musicale fondata sul couplet e ...
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Temple, Shirley (propr. Shirley Jane)
Attrice cinematografica statunitense, nata a Santa Monica (California) il 23 aprile 1928. Ebbe un grande successo come attrice-bambina tra il 1934 e il 1939, quando [...] grado di riconciliare gli individui e persino i gruppi etnici. Una volta cresciuta si rivelò incapace di abbandonare il suo registro recitativo, e a ventun anni abbandonò il cinema.
Figlia di un cassiere di banca, a tre anni fu scoperta dal regista ...
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Musicista (Marino 1605 - Roma 1674). Nel 1623 cantore al duomo di Tivoli, nel 1625 organista; dal 1628 al 1629 maestro di cappella a S. Rufino di Assisi, dal 1629 in poi a Roma, maestro di cappella a S. [...] delle varie evocazioni e descrizioni d'ambiente e di scene, mirabile la drammaticità incisiva e sintetica delle narrazioni e dei recitativi. Semplice ed efficace l'armonia. Il C. ebbe molti allievi e seguaci (A. Scarlatti, A. Cesti, M. A. Charpentier ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.