Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] tra i penalisti era stato la cifra del penale, in quella fascista era la monumentale legislazione a restituirne il senso. I penalisti – già Paolo Rossi, che, in un libro ritirato dal regime e recensito da Croce, imputava il concretissimo solco tra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] indigeno entro stretti confini: rapporti di famiglia, regime successorio; dall'altro, la superiorità della civiltà M. Colucci, Il concetto del diritto coloniale, in Dottrina e politica fascista, Perugia-Venezia 1930, pp. 338 e segg.
E. Cucinotta, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lavoro impresa corporazione
Umberto Romagnoli
L’ambiguo incontro del lavoro con il diritto corporativo
La denominazione data da Alfredo Rocco alla legge del 3 aprile 1926 – «disciplina giuridica dei [...] non deve essere assente. Per questo, il corporativismo fascista ruppe deliberatamente con la tradizione.
Se in precedenza , pp. 105-06). Ma ciò non poteva bastare. Infatti, il regime fu costretto a dare di più.
Nel corporativismo delle origini non c ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Marco Nicola Miletti
Retorica dello scontento
Nell’Italia postunitaria la giustizia penale è ambito di elezione per sperimentare le conquiste statutarie, sostanziare la libertà politica, [...] pp. 340-41). Nell’interminabile transizione al nuovo regime la giustizia tradì la sua missione civile perché pretese di avrebbe rivendicato nel progetto preliminare del codice di rito fascista (1929).
Su alcuni istituti processuali l’attrito ...
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Martina Conticelli
Abstract
Il servizio sanitario nazionale si compone di diversi sistemi regionali, nei quali la componente pubblica e quella privata si combinano secondo vari modelli.
Tra i fattori [...] va dagli inizi del secolo scorso fino all’epoca fascista, però, esso si perde nella funzione di assistenza , R.d. 30.9.1938, n. 163, che regola il regime convenzionale tra i comuni e le amministrazioni ospedaliere, per le prestazioni ambulatoriali ...
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Enrico del Prato
Abstract
Nella tradizione del diritto civile l’espressione ‘negozio giuridico’ è impiegata per indicare gli atti di autonomia privata: quegli atti di disposizione mediante i quali i [...] generale destinata ai principi generali dell’ordinamento fascista, nella quale regolare anche il negozio giuridico per aver agito in danno di una od entrambe le parti. Il regime della patologia è, in entrambi i casi, l’inettitudine dell’atto a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato corporativo
Irene Stolzi
Le ragioni di una centralità
Attraverso l’ordinamento corporativo si tentò, come noto, di disciplinare stabilmente la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali: [...] parte, oltre alle forze sindacali e della produzione, il Partito nazionale fascista e quella congerie di enti e organizzazioni sorti per plasmare la nuova società voluta dal regime.
E se sul problema della incidenza effettiva che ebbe il progetto ...
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Antonello Ciervo
Abstract
Viene esaminato l’istituto giuridico del decreto-legge, così come statuito all’articolo 77 della Costituzione e all’articolo 15 della legge 23.8.1988, n. 400. L’analisi verte [...] e delle corporazioni, da parte del legislatore fascista si limitò la possibilità di emettere i decreti Fioravanti, M., Le potestà normative del governo. Dalla Francia d’Ancien régime all’Italia liberale, Milano, 2009; Guzzetta, G., Decreto legge, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] di filosofica superiorità che aveva portato Gentile a ignorare le illegalità del regime porterà i suoi allievi a esaltare la funzione interpretativa del giudice: il giudice fascista, anzitutto, chiamato ad applicare i codici degli anni Trenta. Eppure ...
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DE RUGGIERO, Roberto
Achille De Nitto
Nacque a Roma, terzo di quattro figli, il 21 luglio 1875 da Ettore, professore di antichità classiche nell'università, di famiglia borghese napoletana, e da Eloisa [...] come membro della commissione di studi giuridici della Confederazione nazionale fascista degli agricoltori - insieme, tra gli altri, ad A. 'estate 1931, un pretestuoso incidente con il regime: per una frase che egli avrebbe occasionalmente ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, parlamentare, presidenziale; r. dei...