Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] regno ungherese nonché l'interesse per l'Italia (alla quale d'altronde tutti i grandi Lussemburghesi del Trecento, da Enrico VII a Giovanni a Carlo IV, avevano aspirato) (286), Venezia si era accostata a Ladislao di Angiò-Durazzo, il re diNapoli ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] parlamento di Parigi, il supremo organismo d'appello del regnodi Francia (37). Scremature, fasi di citati da Luciano Martone, Arbiter-arbitrator. Forme di giustizia privata nell'età del diritto comune, Napoli 1984, p. 145 e n. corrispondente. ...
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Ordinamenti giudiziari e professioni giuridiche
Alessandro Pizzorusso
di Alessandro Pizzorusso
Ordinamenti giudiziari e professioni giuridiche
Le diverse professioni che presuppongono una formazione [...] Italia deriva senza soluzioni di continuità da quella che fu istituita nel Regnodi Sardegna dopo l' di doversi occupare, senza disporre di mezzi veramente efficaci, di situazioni come quelle degli uffici giudiziari di Palermo, diNapoli e di ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] politica moderata dei Borboni diNapoli), le vicende dello Stato sabaudo nel «decennio di preparazione» dovevano rendere la dimentichiamo, aveva accettato la nomina a senatore del Regno) e Raffaello Lambruschini, conservava una certa autorevolezza e ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] d'heretici in gran moltitudine et de' primi de Napoli, li quali tra l'altre heresie loro tengono [secondo (della Sega) che esortava a perseverare nel progressivo sviluppo del regnodi Dio, fondato sulla carità fraterna e sulla vera giustizia, al ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] legittimazione assolutistica. Le carte concesse a Palermo e a Napoli, a Modena, nello Stato pontificio e in Piemonte avevano II nel discorso della Corona del 1859 – e il Regnodi Sardegna poté prepararsi a cogliere i frutti della propria immagine ...
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Pubblica amministrazione in Italia
Giulio Napolitano
Nelle analisi giuridiche, la locuzione pubblica amministrazione può essere declinata tanto in senso soggettivo quanto in senso oggettivo. Nel primo [...] Novecento, del processo di privatizzazione. La categoria comprendeva banche come il Banco diNapoli e quello di Sicilia, la Banca Next steps, avviato nel Regno Unito nel 1988 e che ha portato alla istituzione di oltre cento executive agencies. La ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] da parte del Regnodi Sardegna, recupero che avvenne soltanto sotto il regnodi Carlo Alberto, non . Ungari, L’età del Codice civile. Lotta per la codificazione e scuole di giurisprudenza nel Risorgimento, Edizioni scientifiche italiane, Napoli 1967. ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO D'ITALIA
AAntonio Padoa-Schioppa
Premessa. La prima metà del Duecento costituisce per la storia della scienza giuridica un'età d'intenso dinamismo creativo. Il metodo di studio [...] di giuristi dotti (Gualazzini, 1952). E a Napoli Federico II promosse dal 1224 il primo Studio generale di fondazione statale (v. Studio diNapoli dalla realtà storica del notariato (v. Notai, Regno d'Italia). Presente ovunque, negli affari privati ...
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Giovanni XXII
Christian Trottmann
Jacques Duèse, figlio di Arnaud Duèse, nato a Cahors intorno al 1244, eletto papa il 7 agosto 1316 e incoronato il 5 settembre, morì ad Avignone il 4 dicembre 1334; [...] di Cahors, canonico di St-Front di Périgueux, arciprete di Sarlat, decano di Le Puy. Nel 1310 viene eletto vescovo di Fréjus. Familiare del re diNapoli Carlo II d'Angiò, ancor prima del 1298, questi lo nominò nel 1308 cancelliere del Regnodi ...
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regno
régno s. m. [dal lat. regnum, der. di rex regis «re»]. – 1. a. Stato retto a forma monarchica, assoluta o costituzionale, sotto la sovranità di un capo che ha il titolo di re (o di regina), e composto del territorio e dei cittadini metropolitani...
borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...