Nel mondo antico banche (τράπεζαι) e magazzini (ϑησπεζαι) nei quali sono depositate prevalentemente merci fungibili, non deperibili, hanno molti caratteri in comune; quindi vanno trattati insieme.
Banche [...] città del regnodi Aragona, in cui si deve forse vedere il primo esempio di banche pubbliche, rivolte soprattutto allo scopo di agevolare i il Banco di Napoli, il Banco diSicilia e con qualche particolare deviazione anche le casse di risparmio. A ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] occidente e allo stabilirsi dei regni barbarici.
Nella tradizione religiosa di Carpi fu tolta ad Alberto Pio e assegnata ad Alfonso di Ferrara; Malta, unita da vincoli feudali alla corona diSicilia, fu data ai Cavalieri di Rodi; il marchese di ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] e giugno 1821, sotto il titolo di Regolamento provvisorio di commercio; nel regnodi Napoli, dove nel 1819 fu sostituito dalle Leggi di eccezione per gli affari di commercio, 5a parte del codice per lo regno delle Due Sicilie, calcato pure sul codice ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] lotte accanite con l'omonimo di Castiglia non riuscì a unire ai suoi stati il regnodi Murcia, annetté brutalmente Maiorca (1349) e preparò, mediante il matrimonio di suo nipote, Martino il Giovane, con Maria diSicilia, la riunione dell'isola alla ...
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Il credito è uno strumento di circolazione il quale interviene a permettere quelle forme di scambio le quali non sarebbero possibili in regime monetario per l'insufficienza della moneta, o a limitare il [...] furono nuovamente autorizzati a operare in tutto il regno (decr. 30 luglio 1896, n. 378). Venuta a mancare l'azione dei crediti fondiarî, esercitati dal Banco di Napoli e dal Banco diSicilia, nonché di quello della Sardegna, si sentì il bisogno, in ...
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Benedetto Caetani discendeva per parte del padre Roffredo I da una delle più cospicue famiglie di Anagni, per parte della madre Emilia dalla nobile casa dei Patrasso di Alatri, imparentata con Alessandro [...] banchieri toscani e qualche oscuro disegno d'ingrandimento familiare, cioè, secondo le voci che correvano in curia, la costituzione di un regnodi Toscana - o diSicilia - a favore del nipote del papa, Pietro, marchese della Marca d'Ancona. Da parte ...
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MAFIA
Giuseppe Giarrizzo
(XXI, p. 863)
La parola e l'immagine. − La storia della m. è stata, e continua a essere in gran parte, storia del ''concetto'' di m. − un concetto in cui peraltro l'immagine [...] suoi fattori e nelle sue manifestazioni. Saggio sulle classi pericolose diSicilia, Torino 1886; C. Lombroso, L'uomo delinquente, ivi 18894; M. Vaccaro, La Mafia, Roma 1899; N. Colajanni, Nel regno della mafia (Dai Borboni ai Sabaudi), ivi 1900; A ...
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È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] fiorentino, e continua il parlamento diSicilia. Ma tutti questi organi non hanno alcuna possibilità di essere un freno per il è quella del toscano Bernardo Tanucci. La Lombardia di Giuseppe II, il regnodi Napoli con Carlo III e con la reggenza, che ...
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Giurista e storico, nato il 29 gennaio 1859 a Civitavecchia. Professore di storia del diritto italiano nell'università di Macerata (1886), Siena (1892), Pisa (1895), quivi rimase fino alla sua nomina a [...] di Roma. Deputato dal 1909 per due legislature, senatore del regno dal 6 ottobre 1919, fu relatore di importanti disegni di Bizantini in Italia (Roma 1885); Storia del parlamento diSicilia (Torino 1887); Diritto ecclesiastico e diritto longobardo ( ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] transferuntur; papa Gregorio I parla di alcuni suoi messi, ch'erano andati in Sicilia a raccogliere alcuni mancipia, e non comperare cristiani del regno per venderli ai pagani, e ancora nel 1007 il convento di S. Benedetto di Conversano otteneva l' ...
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dobla
dóbla s. f. [dallo spagn. dobla, propr. «doppia»]. – 1. Moneta d’oro emessa nel regno di Castiglia a cominciare dal sec. 14°, imitazione della «dobla morisca», moneta d’oro coniata ad Almería nel regno arabo di Granata. Nel regno di...
razionale3
razionale3 s. m. [dal lat. tardo rationalis (rei privatae), che nell’Impero romano, sotto Costantino, individuava l’amministratore del patrimonio della corona (res privata principis)]. – Denominazione di quegli ufficiali che, nel...