DOSSALE
A. Condorelli
Con il termine d. (dal lat. medievale dorsale, doscale, torsale) si suole indicare - per esteso rispetto alla sua accezione originaria di 'veste' che ricopre il dorso di un altare [...] caso almeno dei d. a terminazione rettilinea - analogie d'altezza tali da consentire, sin dalle origini, forme caratteristiche di reimpiego, come per es. nel caso emblematico dell'antependium donato da Carlo il Calvo all'abbazia di Saint-Denis, oggi ...
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PUTEALE
F. Betti
Con il termine p. si intende la sponda - nella maggior parte dei casi in pietra, ma non mancano esemplari in muratura o in terracotta semplice o invetriata - posta all'imbocco dell'apertura [...] assumere forma cilindrica (a Roma hanno unicamente tale conformazione) o quadrangolare. In qualche caso è stato riscontrato il reimpiego di elementi architettonici (rocchi di colonne) o scultorei (are, cippi) di età romana, come nella vera di pozzo ...
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IKTINOS
G. Becatti
(᾿Ικτιᾒνος, Ictinus). − Architetto greco, attivo intorno al terzo venticinquennio del V sec. a. C. Le fonti antiche ci dicono che partecipò ai lavori del Partenone, del Telesterion [...] Partenone prepersiano, con l'arretramento del nuovo stylobàtes verso N per un più solido appoggio alla roccia; l'oculato reimpiego di alcuni rocchi di colonne e di blocchi; il sottile calcolo delle curvature paraboliche dello stylobàtes marmoreo che ...
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NICCOLÒ di Giacomo (o da Bologna)
L. Morozzi
Miniatore attivo a Bologna, figlio di Giacomo di Nascimbene, documentato dal 1353 al 1401, nato probabilmente intorno al 1325 e morto prima del 1404. La più [...] delle figure, dimostrando una notevole abilità nel mettere a punto l'impianto della pagina miniata attraverso il reimpiego e la rielaborazione di moduli compositivi e schemi narrativi collaudati dalle precedenti generazioni (Cassee, 1980; Alexander ...
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TRYSA (oggi Giölbashi)
F. Eichler
Abitato licio fortificato, posto sull'altipiano che si stende tra la costa meridionale dell'Asia Minore e il basso corso del Dembre Çay (l'antico Myros), ad oriente [...] dello stesso periodo. L'iscrizione Δερείμιος καὶ Αἰσχύλον τῶν Πάρνοι (Heroon, fig. 174) si riferisce quasi certamente a un reimpiego.
Il sarcofago, che ora si trova a Istanbul, è di età più recente. Il fregio presenta entro stretti campi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Formatosi nella bottega di Nicola Pisano, Arnolfo di Cambio ha un ruolo di assoluta [...] dai santi Marco e Domenico alla Vergine, in trono alla sommità della struttura. Quest’ultima figura è in realtà il reimpiego di un’antica statua romana, rilavorata per adattarla alla nuova funzione. Si tratta di una prassi allora abbastanza comune ...
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PRESLAV
A. Tschilingirov
(od. Veliki Preslav; Pristhlava nei docc. medievali)
Città medievale della Bulgaria nordorientale, le cui rovine si trovano a S dell'od. città di Preslav, nel distretto di Šumen.Nei [...] durante la dominazione turca alla fine del sec. 14°, la chiesa fu utilizzata come cava per materiale di reimpiego; della decorazione si sono conservati frammenti di scultura architettonica e lastre ceramiche di copertura, che rappresentano la massima ...
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MAGENTA, Pio
Arianna Arisi Rota
Nacque a Sedone, frazione di Zerbolò, in Lomellina, il 26 ott. 1771 dal fittabile Giuseppe e da Cristina Rognoni. Frequentato il ginnasio e il liceo a Pavia, conseguì [...] dell'arrivo degli Austriaci, alla caduta del Regno d'Italia il M., che la Reggenza aveva escluso dal reimpiego in quanto originario di territori scorporati, presentò ricorso contro il provvedimento, ma senza successo. Ritiratosi a Pavia, durante ...
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SABEA d'Etiopia, Arte
J. Pirenne
Dal 1913, quando apparve la relazione della Deutsche Aksum-Expedition, fin verso il 1945, si conosceva la cultura sabea di Etiopia solo attraverso il tempio di Yehà, [...] sfinge, essa porta inciso un nome in una scrittura sabea aberrante; poichè l'altare porta anch'esso un graffito di reimpiego senza dubbio la stessa cosa può dirsi della sfinge. Sembra dunque che l'insieme di questi monumenti riguardino un periodo ...
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GIOVANNINI, Baccio
Stefano Calonaci
Nacque nel 1550 da Giovanni di Baccio (incerto è il nome della madre, forse tale Lena di Bernardo Guidetti, il cui nome figura nelle carte del canonico Salvini), [...] corte per un periodo limitato, tre mesi, e nel dicembre del 1597, nell'imminenza di un suo ancora non notificato reimpiego a tempo pieno, già chiedeva una provvisione fissa per far fronte ai suoi debiti.
Lo angustiavano gli arretrati di una pensione ...
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reimpiego
reimpiègo (meno com. rimpiègo) s. m. [der. di reimpiegare] (pl. -ghi). – L’impiegare o l’impiegarsi di nuovo, nuovo impiego: r. di un capitale, degli interessi maturati; cercare, trovare un reimpiego. Con sign. partic., in economia,...
reimpiegare
(meno com. rimpiegare) v. tr. [comp. di re- e impiegare] (io reimpiègo, tu reimpièghi, ecc.). – Impiegare di nuovo: r. il capitale nei buoni del Tesoro di nuova emissione. Nel rifl., trovare un nuovo impiego: subito dopo il licenziamento...