(arabo Bairūt) Città capitale del Libano (2.385.271 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima provincia (18 km2). Giace sulla costa levantina, su un promontorio con il quale termina un contrafforte del monte [...] La popolazione è eterogenea per nazionalità e per religione (maroniti, greci uniti, cristiani separati, poi il 140 a.C. da Diodoto Trifone, fu riedificata dai Romani e divenne colonia romana con diritto italico (15 a.C.). Dopo la conquista araba ...
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Nel diritto pubblico romano, atto con cui un magistrato munito di imperium dichiarava pubblicamente i criteri cui era ispirata la sua attività di governo. Particolare rilievo assunsero, nel corso dell’epoca [...] E. di Caracalladel 212 d.C., che concedeva la cittadinanza romana a tutti i residenti nei confini dell’Impero; l’ E. d.C., con cui Costantino dichiarava ovunque lecita la professione della religione cristiana; l’ e. di Rotari, complesso di norme di ...
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Scrittore francese (Saint-Malo 1768 - Parigi 1848). Di nobile famiglia bretone, trascorse la prima infanzia nella cittadina natale, fece gli studî a Dol, Rennes, Dinan, passò lunghi periodi dell'adolescenza [...] mise a scrivere l'apologia della religione, Génie du Christianisme ou Beauté de la religion chrétienne, che pubblicò nel 1802 (1803-1804), subendo il fascino delle rovine nella campagna romana (Lettre à Fontanes). Ruppe con Napoleone subito dopo l' ...
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Uomo che ha generato uno o più figli, considerato nella sua relazione con i figli stessi. Si dice anche di persona che abbia per legge autorità e mansioni paterne: p. adottivo, per adozione; p. putativo, [...] ed è insieme espressione di rispetto, amore, devozione.
Religione
Titolo reverenziale che si premette al nome di religiosi che dei più poveri ed emarginati.
Storia
Presso gli antichi Romani si chiamarono patres i patrizi (in opposizione ai plebei) ...
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Astronomia
Unità di misura del tempo che corrisponde sostanzialmente al periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole. Questo periodo ( a. sidereo o astrale) vale esattamente 365d6h9m9,54s. Per il [...] in un anno tropico e corrisponde a 9,46‧1015 m.
Religione
A. liturgico (o a. ecclesiastico) Rappresenta il memoriale delle opere le liturgie latine non romane ha uno svolgimento uguale a quello della liturgia romana, con alcune particolarità ...
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Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] maturo Rinascimento, tra gli ultimi echi della tradizione culturale greco-romana e le pratiche nuove, si registrarono numerose accezioni, per il linguaggio armonico si era oramai storicizzato.
Religione
A. evangelica Accordo tra i quattro Vangeli ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] ad Atene, a Delfi, Epidauro, Olimpia, Sparta e altrove. La religione omerica ne fece una dea guerriera ( A. Pallade «lanciatrice d’asta il tipo alato, che perdura peraltro fino all’età romana. Nell’arcaismo sorgono anche il tipo della Pròmachos, ...
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sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogo di riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti alla religione ebraica e il tempio stesso [...] si tengono le adunanze e si celebrano i riti della religione ebraica (più propriamente in ebraico bēt kĕneset «casa . sono in Galilea, Giudea, Samaria, Transgiordania. Influenzate dalla basilica romana, le s. sono di solito a 3 navate, talvolta la ...
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Luogo destinato alla sepoltura dei morti sia per inumazione sia per tumulazione. La parola coemeterium (derivata dal gr. κοιμάω, «mettere a giacere») appare in iscrizioni paleocristiane per indicare anche [...] esterno della cinta delle mura, secondo le prescrizioni della legge romana. All’epoca di Costantino, che aveva costruito mausolei e basiliche sorsero nei recinti delle moschee. In paesi di diversa religione, e, nel mondo cristiano, dopo la Riforma, si ...
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Calaça de Mendonça, José Tolentino. – Cardinale e teologo portoghese (n. Machico, Funchal, 1965). Laureato in Teologia all'Università Cattolica del Portogallo (UCP) nel 1989, ordinato sacerdote per la [...] giugno 2018 è stato nominato archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa – incarico ricoperto fino al settembre 2022 – ed 12) e del Centro per la ricerca in teologia e studi sulla religione dell’UCL (2012-17), autore di versi in cui con un ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...