(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] conquista ottomana
Gli A. come nazione entrano nella storia nei primi decenni del 7° sec. con Maometto, fondatore di una religione universalistica, l’islamismo, le cui sorti in un primo tempo si identificano però con la nazione araba (per le vicende ...
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Uomo che ha generato uno o più figli, considerato nella sua relazione con i figli stessi. Si dice anche di persona che abbia per legge autorità e mansioni paterne: p. adottivo, per adozione; p. putativo, [...] antenati; riferito a divinità, ha il significato di progenitore, creatore, ed è insieme espressione di rispetto, amore, devozione.
Religione
Titolo reverenziale che si premette al nome di religiosi che siano sacerdoti o ad altra loro qualifica (p ...
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Sara Popolazione di lingua sudanese, costituita da numerosi gruppi (Magingai, M’bai, Lai, Kaba-Ndemi ecc.) sparsi sulle due rive del fiume Chari. I S. sono coltivatori, che fino a tempi piuttosto recenti [...] e freccia). La pesca è attivamente praticata sui fiumi con piroghe e zattere, e mediante grandi reti. L’allevamento, un tempo limitato a polli e capre, si è esteso in seguito ad altri animali. L’islamismo sta subentrando all’antica religione pagana. ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] Stone-age economics, Chicago 1972 (tr. it.: Economia dell'età della pietra, Milano 1980).
Smith, W.R., Lectures on the religion of the Semites, Edinburgh 1889.
Steward, J., Theory of culture change, Urbana, Ill., 1955 (tr. it.: Teoria del mutamento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto de Martino
Riccardo Di Donato
Nel quadro culturale del suo tempo Ernesto de Martino si distingue per molte e ben diverse qualità. Storico del profondo degli uomini dei tempi più remoti e dei [...] 1952 per la prima «spedizione lucana», nel 1953, tre volte nel 1954, e ancora per un mese nel 1956, lo storico delle religioni si fece etnografo e conobbe le gioie del lavoro di gruppo. Lo fece con la sua compagna, il cui forte impegno etico-sociale ...
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Famiglia
Anna Laura Zanatta
Trasformazioni della famiglia nei Paesi occidentali
Come afferma C. Lévi-Strauss, la f. non è un fenomeno puramente naturale, ma è innanzitutto un prodotto della società [...] spetta al processo di secolarizzazione della società, ossia alla perdita di influenza sulla vita sociale e pubblica della religione, che diventa un fatto sempre più privato; ai movimenti degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, tra cui ...
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(v. classe, X, p. 531)
Classi sociali, stratificazione, disuguaglianze. - Secondo la concezione realista od organica, una c. s. è un aggregato di individui che occupano una posizione simile nella struttura [...] dove l'intera organizzazione sociale è permeata di spirito religioso, ai vertici del dominio si trovano i sacerdoti della corrispettiva religione e gl'intellettuali che ne interpretano i dettati. Da ciò segue altresì che se una c. s. punta al dominio ...
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Weber, Max
Francesco Tuccari
Il grande studioso della società capitalista
Il tedesco Max Weber, studioso dai molteplici interessi, ha esercitato una profonda influenza sulle scienze storiche, sociali, [...] storico-sociali (1922), il celebre saggio su L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1904-05), la Sociologia della religione (1920-21) e il suo capolavoro, Economia e società (1922, pubblicato postumo).
Negli stessi anni, mosso da una forte ...
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sincretismo Incontro fra culture diverse che genera mescolanze, interazioni e fusioni fra elementi culturali eterogenei. L’ambito in cui maggiormente è applicato tale concetto è quello religioso e la storia [...] i popoli hanno sperimentato forme di contatto e scambio culturale con altri popoli, cosicché rare sono le religioni che non abbiano accolto influssi da altre religioni e non si siano modificate in seguito a s. parziali. Anche tra i popoli più isolati ...
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Popolazione della Siberia centro-orientale, occupante il territorio oggi chiamato Repubblica autonoma di Saha (➔), già Repubblica autonoma degli J. (o Iacuzia), e specialmente il medio e alto corso del [...] di un grano resistente al freddo, mentre nel Nord restarono sviluppate la pesca e la caccia. L’antica religione, in cui un ruolo centrale avevano le pratiche sciamanistiche, è stata in parte soppiantata da cristianesimo e buddhismo.
Dagli ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...