Filosofo e uomo politico tedesco (Barmen 1820 - Londra 1895). Collaboratore e amico di K. Marx, con cui scrisse Die heilige Familie (1845), Die deutsche Ideologie (post., 1932) e il Manifest der kommunistischen [...] generale della realtà.
Vita e opere
Figlio di un industriale, crebbe in ambiente familiare politicamente conservatore e di religione pietista, ma ben presto si mostrò insofferente di questa angusta atmosfera e ansioso di una vita più libera ...
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Complesso di sistematiche azioni di forza volte allo scopo di stroncare un movimento politico o religioso, di ridurre o addirittura eliminare una minoranza etnica, sociale e simili.
Psicologia
Delirio [...] l’esistenza del cittadino romano fosse quella di vivere nello Stato e per lo Stato, non poteva non considerare la religione cristiana come estremamente rivoluzionaria e tesa alla distruzione di tutto ciò su cui si reggeva il mondo romano e pagano, e ...
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Uomo politico singalese (Colombo 1899 - ivi 1959). Deputato dal 1931, esponente del conservatore United National Party, se ne distaccò nel 1951 per fondare il Srī Laṅka Freedom Party, di tendenze nazionaliste [...] di sinistra guidata dal SLFP, divenne primo ministro, avviando una politica di non allineamento sul piano internazionale e di valorizzazione dell'identità singalese e della religione buddista sul piano interno. Morì assassinato da un monaco buddista. ...
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POWICKE, Sir Frederick Maurice
Piero Treves
Storico, nato ad Alnwick (Northumberland) il 16 giugno 1879. Studente e insegnante a Oxford, fu quindi professore di storia moderna all'università di Belfast [...] dal subire l'influenza del Collingwood (cfr., oltre la prolusione oxoniense Historical Study in Oxford del 1929, History, Freedom and Religion, Newcastle 1938; Three Lectures, Oxford 1947, e i necrologi di T. F. Tout, James Tait, A. J. Carlyle ed A ...
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(lat. Vandăli o Vandilii) Nome che indicò dapprima un vasto gruppo di popoli germanici orientali di cui facevano parte, tra gli altri, i Burgundi e i Goti, e si restrinse poi a una singola gente cui Tacito [...] , penetrarono nel Norico e nella Rezia e accettarono l’offerta di Stilicone di porsi al servizio dell’Impero come federati. La religione già dagli ultimi decenni del 4° sec. era l’ariana, diffusa fra i V. dai Goti loro vicini dopo la predicazione ...
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Figlio (n. forse 552 - m. 616) di Eormenric. Asceso al trono nel 560, incontrò molte difficoltà nei primi decennî del regno per la forte pressione dei Sassoni occidentali; ma dopo il 593, acquistata supremazia [...] del re franco Cariberto, accolse cordialmente s. Agostino di Canterbury e i suoi, sbarcati nel Kent. Abbracciò (597) la religione cristiana; fondò la cattedrale e l'abbazia di Pietro e Paolo a Canterbury e fece costruire la cattedrale di Rochester ...
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Arte
Nell’architettura medievale, importante monumento sepolcrale di struttura complessa, a volte contenente le spoglie di un santo (a. di S. Domenico a Bologna, sec. 13°-15°; a. di S. Pietro Martire a [...] in spazi esterni, destinata a personaggi di un certo rilievo (a. dei glossatori a Bologna, a. Scaligere a Verona).
Religione
A. dell’alleanza Cassa contenente le due tavole della Legge, l’oggetto più sacro degli Israeliti, centro del culto divino ...
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Ultimo re dell'impero neobabilonese (555-538 a. C.). Salito al trono a seguito di una rivoluzione, condusse una spedizione militare in Palestina per rafforzare i confini dell'impero e organizzò un'alleanza [...] interna, si rese famoso per il tentativo di restaurare, come elemento di coesione e fattore di potenza politica, la più antica religione mesopotamica, e in particolare il culto del dio lunare Sin. Ciò gli alienò le simpatie del sacerdozio di Marduk ...
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Maldive
Guido Barbina e Paola Salvatori
'
(XXII, p. 3; App. III, ii, p. 18; IV, ii, p. 378; V, iii, p. 299)
Geografia umana ed economica
di Guido Barbina
Stato insulare (1190 isole di origine corallina, [...] 'atmosfera. La popolazione parla la lingua locale (dhivehi) e per la maggioranza aderisce all'islamismo sunnita, che è la religione ufficiale dello Stato.
L'economia delle M. è basata sulle attività primarie e, soprattutto, sul turismo: l'agricoltura ...
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Rifugiati
Fiorella Rathaus
(App. II, ii, p. 711)
Nell'uso comune del termine, si tende ad appiattire le differenze tra coloro che sono stati costretti a lasciare del tutto il proprio paese e coloro [...] r., designa con questo termine "colui che, a causa di un fondato timore di persecuzione, per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un particolare gruppo sociale od opinione politica, si trova fuori dal paese di cui è cittadino e ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...