Proposizioni subordinate che esprimono la conseguenza logica – reale o possibile – di quanto è affermato nella reggente; possono avere forma esplicita, con il verbo al modo indicativo o congiuntivo introdotto [...] da una delle locuzioni tanto ... che, così ... che, in modo che o dalla congiunzione perché correlativa agli avverbi troppo, poco, abbastanza, oppure implicita, con il verbo al modo infinito retto dalle locuzioni tanto ... da, al punto di. ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] trattati in questa voce gli usi in cui l’infinito è complemento di sintagmi non verbali. In particolare, l’infinito può essere retto da un aggettivo (11), un nome (12) e una preposizione (13):
(11) … il quale infine, stufo di aspettare sotto la palma ...
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Popolazione insediata nel distretto di Kilimatinde in Tanzania. I S. sono da considerarsi residui di un antichissimo strato etnico di cacciatori di steppa, oggi quasi del tutto scomparso. Di singolare [...] suoni avulsivi (clicks); possiede genere grammaticale abbastanza sviluppato; manca di prefissi, ma ha abbondanza di suffissi. La sintassi si distacca da quella bantu e camitica per avvicinarsi a quella ottentotta, in cui il reggente segue il retto. ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] verbi). In genere si tende ad usare lo stesso ausiliare dell’infinito (D’Achille 2003: 116), ma, se il verbo retto è intransitivo, il modale può anche essere costruito con il suo normale ausiliare avere (ma tale costruzione veniva considerata errata ...
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VERBALI, LOCUZIONI
Le locuzioni verbali sono ➔locuzioni composte da due o più parole che hanno nel loro insieme la funzione e il significato di un verbo.
Le locuzioni verbali sono formate da un ➔predicato [...] aggettivo
essere fritto
stare fresco
farsi vivo
– un avverbio
saltare su
andare forte
capirci poco
– una locuzione preposizionale
andare a capo
uscire di senno
dare di stomaco
– un infinito verbale retto da preposizione
starci a pensare
vale a dire. ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] predicativo, ma i SN possono anche fare parte di un sintagma più esteso come complemento di una forma verbale o come elemento retto di una preposizione (cfr. § 3). In:
(16) Una gallina devota andava in chiesa ogni domenica e si univa al coro con i ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] simile a un V rovesciato (Λ) e il latino, rispettando la disposizione originaria dei due tratti, ha finito per mutare in retto l’angolo acuto. Le minuscole sono derivate dalle maiuscole in seguito a un allungamento del tratto verticale e a successive ...
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sigma Diciottesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Σ, minuscolo σ), corrispondente alla consonante latina s. fisica La lettera Σ indica la particella elementare, più specificamente iperone (barione [...] porzione del colon. È costituito da un’ansa atteggiata a S, che segue al colon discendente e si estende fino al retto, con il quale si continua; occupa la fossa iliaca sinistra e parte della cavità pelvica ed è fissato alla parete posteriore dell ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] .
(45) Si sedette sullo scoglio accanto a lei e la guardò un po’ piangere (Calvino, I racconti, p. 8)
La costruzione retta da un verbo di percezione si distingue nettamente da quella causativa di cui si è parlato in precedenza. A differenza di quanto ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] 1996: I, 5)
Sono varianti della participiale avverbiale la costruzione in cui il participio, insieme a eventuali complementi, è retto dalla preposizione a, e quella presentativa, in cui lo si introduce con l’avverbiale ecco:
(43) Eravamo entrati a ...
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retto-
rètto-. – Primo elemento compositivo di numerosi termini del linguaggio medico, nei quali rappresenta il sost. retto3, indicando quindi rapporto con l’intestino retto, con sign. e uso affine a quelli del prefissoide procto-, con cui...
retto2
rètto2 agg. [dal lat. rectus, propr. part. pass. di regĕre «dirigere, guidar diritto»]. – 1. Che è diritto, che ha o segue un andamento costante, senza curve o cambiamenti di direzione. Raro in usi generici (in cui è com. diritto1),...