Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] Augusta, la libertà di culto ai luterani sudditi di principi ecclesiastici cattolici. Nella 80-1, 89-90, 96; Id., La nunziatura di Madrid, la Curia romana e la riforma postridentina nella Spagna di Filippo II, in Kurie und Politik, pp. 39-40, 48-52, ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] Genova, Napoli, Messina, Palermo. Esse avevano il diritto di celebrare il culto secondo le rispettive liturgie (anglicana, luterana, riformata), purché in forma privata e unicamente per stranieri. In qualche caso ottennero anche il permesso di aprire ...
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Nazionalsocialismo
Hans-Ulrich Thamer
Introduzione
Il nazionalsocialismo come fenomeno storico ha una duplice dimensione: specificamente tedesca da un lato, europea dall'altro. L'ascesa del movimento [...] di grande potenza della Germania, l'attuazione di una riforma agraria e la statalizzazione delle grandi imprese, l' maggiori successi nei collegi elettorali prevalentemente rurali e luterani (Schleswig-Holstein, Pomerania e Südhannover-Braunschweig), ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] romana, Sella si rivelava appassionato lettore della cultura luterana e ammiratore, con molti altri, della scienza Meda e, al suo interno, per Vercesi, in funzione riformista e anticonservativa; per il cauto connubio integrista-moderato del padre ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] erudito: anticipare ai primi secoli la depravazione contro cui si scagliava la protesta luterana implicava un ampliamento a dismisura degli elementi da ‘riformare’ ed espungere dalla Chiesa. In poche parole, tutto quello che era stato stabilito ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] furono decisive in questo senso la riscoperta della Germania di Tacito (1455) e poi, soprattutto, la Riforma e la traduzione luterana della Bibbia; in Italia ebbero un ruolo analogo la nascita di una lingua letteraria attraverso Dante, Petrarca ...
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Idea imperiale e continuità romana
Aspetti del culto di san Costantino in ambito romeno
Cesare Alzati
Serban Turcus
Per la storia del mondo cristiano Costantino costituisce un personaggio a vario titolo [...] la spinta dei locali poteri protestanti (la luterana universitas Saxonum e il ceto aristocratico ungherese o orientamento antitrinitario: cfr. L. Ronchi De Michelis, Eresia e Riforma nel Cinquecento. La dissidenza religiosa in Russia, Torino 2000, ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] i cui successi politico-militari vengono assunti a modello di una riforma massonica (meritocratica) dell'esercito e dello Stato. In questa fase identifica con i settori conservatori della Chiesa luterana, quella danese e svedese è apertamente ...
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BIRAGO, Ludovico
Roberto Zapperi
Nacque a Milano nel 1509 da Cesare e da Laura Francesca Della Torre. Fu educato al mestiere delle armi, come voleva la tradizione della famiglia che, nel corso dei secoli [...] per indurre il B. a una politica più dura verso i riformati. Dopo l'incontro con l'inviato pontificio il B. scrisse l Ferrière, Paris 1880, pp. 140 s.; Doc. vaticani contro l'eresia luterana in Italia, a cura di B. Fontana, in Arch. della Soc. ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] i ministri e imporre l’uniformità del culto pubblico. D’altra parte fin dal 1522 la difesa della Riforma era nelle mani dei principi e delle città luterani e le sue vicende si intrecciavano con le guerre fra Carlo V, la Francia e i turchi; nel ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...