BUONDELMONTI, Andrea
Gaspare De Caro
Nacque a Firenze, da Giambattista e da Elisabetta di Andrea Ricasoli, nel 1465. Fu destinato alla carriera ecclesiastica e ottenne ancora assai giovane la pievania [...] . Le miserie e meschinità che di lui si raccontano sono tante e così fatte, che farebbono storia da commuovere parte a riso, e parte a indegnazione chiunque l'udisse" (p. 343).
Fonti e Bibl.: B. Varchi, Storia fiorentina, in Opere, a cura di ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] e non è facile dire quanto in ciò A. intendesse indulgere ai gusti del suo pubblico e attingere a quella facile fonte di riso che è sempre stata la parodia della poesia tragica; ché invece A. subì l'influsso di Euripide almeno nelle ultime delle sue ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] l'occhio, l'intuizione di M. giungono fino all'estremo limite, alle venature più lievi e delicate in cui possono insinuarsi il riso e la beffa. Dapprima egli colse i gruppi di persone comiche, abbozzate con brio fra i lazzi della commedia italiana, e ...
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Romanziere (Rouen 1821 - Croisset 1880). Figlio dell'illustre chirurgo Achille-Cléophas, compì gli studî secondarî a Rouen (1832-40); quindi fu indirizzato dalla famiglia agli studî giuridici e inviato [...] la sua potenza di stilista, ma riescono inferiori alla sua genialità di creatore; l'ironia pietosa si appesantisce in riso materiale, in sarcasmo. Un coeur simple (1876), uno dei suoi "trois contes", è ancora una conquista generale: vi appare ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] proprie conclusioni sulla natura di Amore. Ma, giunto "non so come" in un castello incantato, lungo la riviera del Riso (III, VII, 36), il B., appartato nella cucina, sogna una malinconica rivincita sui protagonisti del poema festanti nelle splendide ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] pensiero storico e politico di G. L., 1989; Le città di G. L., 1991; Lingua e stile di G. L., 1994; Il riso leopardiano. Comico, satira, parodia, 1998; Lo "Zibaldone" cento anni dopo. Composizione, edizione, temi, I-II, 2001. Si veda infine: Lectura ...
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BALIANI, Giovanni Battista
Enzo Grillo
Nacque a Genova nel 1582. Il rango della sua famiglia lo costrinse a seguire le orme del padre, senatore della Repubblica genovese, avviandolo alla carriera politicoamministrativa, [...] libro e con i medesimi fondamenti", il B. fa eco con affermazioni di questa natura: "E invero io mi sono sempre riso di tutte le conclusioni filosofiche che non dipendano (oltre quelle che sappiamo essere vere per lume di fede) o da dimostrazioni ...
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FILOMARINO, Scipione
Gino Benzoni
Secondo dei cinque figli maschi di Claudio e Porzia Ricca, nacque nel 1585 in una famiglia d'antica nobiltà napoletana ma dalle scarse risorse se, stando a Fuidoro, [...] . "Si va scaricando - scriveva Spinelli al Senato veneziano il 5 febbr. 1619 - il galeone et non si trova altro che lini, riso e certa herba da tingere detta auchenda". Nessun favoloso "bottino", insomma. E ancora Spinelli, il 12 febbraio, tornava ad ...
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EREDIA (d'Eredia, d'Heredia), Luigi
Rosario Contarino
Poeta e letterato palermitano, nacque nella seconda metà del sec. XVI da nobile famiglia.
Compì studi giuridici, grazie ai quali poté ricoprire [...] dalla scurrilità e dal facile sberleffo, mostra la capacità dell'E. di utilizzare con una certa eleganza l'arma del riso, senza eccedere nell'assalto della parte avversata. E tuttavia, nonostante questa urbanità di tono, egli preferì assumere un nom ...
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BOCCI (Boccii, Boccius, Bocia, de domo Gualandorum), Guido
Norbert Kamp
Nobile pisano, figlio di Raniero Bocci, discendeva dal ramo dei Gualandi Bocci, documentato fin dalla seconda metà del sec. XII. [...] al comando di Roberto di Lavena e sconfisse il contingente di nove navi dei Messinesi al comando di Matteo Riso, costringendolo a rifugiarsi a riva. Questa vittoria navale presso Messina venne però troppo tardi, poiché Corradino era già stato ...
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riso2
riso2 s. m. [lat. rīsus -us, der. di ridēre «ridere»] (pl. le risa). – 1. La facoltà di ridere: il r. è, con il linguaggio, proprio ed esclusivo dell’uomo; il canto degli uccelli ... è dimostrazione di allegrezza e specie di r. (Leopardi)....
riso3
riso3 s. m. [lat. tardo oryza, gr. ὄρυζα, voce di origine orientale]. – 1. a. Pianta annua della famiglia poacee (Oryza sativa), originaria dell’Asia sud-orientale, coltivata fin da tempi antichi nei climi caldi: è il cereale più diffuso...